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Atene: “no alla carità nazista”

Nuovo tentativo da parte dei nazisti di Alba Dorata di propagandare le loro tesi razziste promuovendo una distribuzione di cibo e vestiti ‘solo per greci’. Intanto i medici scioperano per 24 ore.

Il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, ha proibito al partito nazista ellenico ‘Chrysi Avgi’ (Alba Dorata) la distribuzione di alimenti e di vestiario ”soltanto ai greci” in programma per domani alle 18 in piazza Attikis, una zona degradata a poca distanza dal centro della capitale. ”La distribuzione di alimenti e altri generi da parte di Chrysi Avgi –  recita un comunicato del sindaco – è illegale perchè non é stata seguita la prassi per ottenere il permesso necessario e comunque é politicamente inaccettabile perché promuove consapevolmente il razzismo e la xenofobia. In ogni caso, il Comune di Atene in attuazione della legge e in collaborazione con le autorità competenti dello Stato, non permetterà la realizzazione della manifestazione in questione”, conclude il documento.

I leader del partito hanno comunque detto che sfideranno il divieto e che tutti i suoi 18 rappresentanti in Parlamento – se si votasse oggi sarebbero molti di più, secondo i sondaggi – saranno presenti all’iniziativa.

E’ la seconda volta che il sindaco di Atene proibisce una manifestazione del genere da parte dei militanti del partito nazista, che avevano provato anche nei giorni di Pasqua a distribuire in piazza Syntagma, sempre nella capitale, alimenti e vestiario ”soltanto ai greci”. Dopo la proibizione i fascisti avevano deciso di fare la loro carità razzista davanti alla loro sede principale.

Da parte sua, il ministro per la Protezione del Cittadino (cioè dell’Interno), Nikos Dendias, riferendosi all’intenzione dei membri di Chrysi Avgì, ha dichiarato che ”la preannunciata manifestazione filo-nazista nella capitale con la scusa della distribuzione di alimenti alla gente rappresenta una presa in giro alla società greca provata dalla crisi economica proprio nel giorno del 39.mo anniversario dal ripristino della democrazia in Grecia. I neonazisti dovranno smaltire altrove il loro fervore filantropico”. Dichiarazioni sacrosante, ma che in bocca ai burattini della troika rischiano di concedere ai picchiatori razzisti di Alba Dorata argomenti e ragioni che non hanno.

 

Nel paese allo stremo intanto continuano gli scioperi. Oggi è in corso un’astensione dal lavoro di 24 ore indetta dai medici e dai lavoratori del settore sanitario per protesta contro la messa in mobilità di 2.500 dipendenti. Provvedimento che – come gli scioperanti sostengono – “porta al licenziamento della gente, alla chiusura degli ospedali e allo sfascio del sistema sanitario nazionale (Esy)”. Stamattina a partire dalle 11 si è tenuta una manifestazione davanti al ministero della Sanità il cui principale inquilino, il ministro Georgiadis, pochi giorni fa era stato aggredito da un gruppo di sanitari mentre era in visita in uno dei grandi ospedali della capitale che intende chiudere. Oggi tutti gli ospedali stanno funzionando al minimo e garantendo solo le cure d’emergenza. 

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