Menu

Cile: omicidio Bachelet, niente processo per il generale Matthei

L’ex comandante in capo della Forza Aerea del Cile, Fernando Matthei, uomo chiavo del regime militare di estrema destra guidato da Augusto Pinochet, non può essere processato con l’accusa di responsabilità diretta o complicità nella morte, nel 1971, del generale Alberto Bachelet. Lo ha deciso la terza sezione della Corte d’Appello di Santiago con un verdetto unanime, respingendo la richiesta presentata dall’Associazione dei familiari dei giustiziati politici, attraverso l’avvocato Eduardo Contreras.

I giudici hanno confermato ieri la decisione del magistrato Mario Carroza che già nell’agosto scorso e, una prima volta, nel novembre 2012, aveva escluso la possibilità di un rinvio a giudizio per Fernando Matthei, padre della candidata alle presidenziali del 17 novembre per il governo uscente di destra, Evelyn Matthei. Carroza aveva addotto l’assenza di prove a sostegno dell’ipotesi di una partecipazione diretta di Matthei alle torture subite da Alberto Bachelet, padre dell’ex presidente socialista e nuovamente candidata alla guida del Cile, Michelle Bachelet (2006-2010). I nuovi incartamenti portati dai querelanti non sono stati giudicati sufficienti a modificare le precedenti decisioni.

Anch’egli generale della Forza Aerea del Cile, Alberto Bachelet si oppose al golpe di Augusto Pinochet (1973-1990) e morì in carcere il 12 marzo 1974 dopo essere stato torturato all’Accademia di Guerra Aerea (Aga), all’epoca diretta da Fernando Matthei.

Per la vicenda sono sotto processo con l’accusa di aver inflitto le torture che provocarono la morte del generale fedele al presidente democratico Salvador Allende i colonnelli a riposo Edgar Cevallos Jones e Ramón Cáceres Jorquera.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *