Sono presenti i presidenti di Kenya, Uganda, Rwanda e Sud Sudan alla cerimonia oggi a Mombasa, per la posa della prima pietra della nuova linea ferroviaria che collegherà l’entroterra con l’Oceano Indiano. Uhuru Kenyatta, Yoweri Museveni, Paul Kagame e Salva Kiir hanno definito il progetto – che sarà realizzato dalla China Communication Construction Company – un’impresa di portata “storica” destinata a “cambiare il volto e gli equilibri economici dell’Africa Orientale”.
Nell’obiettivo dei quattro ambiziosi capi di Stato, alla guida di economie propulsive o potenzialmente tali, c’è la creazione di una nuova rotta di comunicazione per il transito di merci e materiali che abbatta i costi del trasporto su ruota, dispendioso e complicato.
La ferrovia collegherà Mombasa a Malaba, al confine tra Kenya e Uganda, proseguendo verso Kampala e Kigali, in Rwanda, e successivamente a Juba, in Sud Sudan. La costruzione avverrà in tre fasi e dovrebbe essere ultimata nel 2016. Nel tratto che va fino alla capitale ugandese, la strada ferrata correrà in parallelo con quella che gli inglesi costruirono tra il 1896 e il 1901, in epoca coloniale, per trasportare verso la costa te e caffè da esportazione.
“Questo progetto costituirà parte della mia eredità politica al Kenya e voglio che sia realizzato ai massimi standard possibili” ha detto Kenyatta.
L’impresa, tuttavia, non è rimasta immune da critiche, come quelle dei parlamentari che hanno lamentato gli alti costi del progetto e il fatto che venga finanziato con un prestito dai contorni “poco chiari”. “Il credito stanziato dalla China Exim Bank sarà ripagato con fondi pubblici, è pertanto fondamentale che il processo di scelta del finanziatore e della compagnia costruttrice, guarda caso cinese, sia trasparente e segue la leggi vigenti in materia”, ha dichiarato Alfred Keter, un parlamentare citato dalla rivista Africa Review.
Nella prima fase, secondo quanto reso noto dal governo di Nairobi, la realizzazione costerà circa 3 milioni di dollari al chilometro. Il progetto ha un valore complessivo di 4 miliardi di dollari.
Alla Mombasa–Kigali–Juba, si affianca un altro progetto che promette di rivoluzionare il trasporto in Africa Orientale: è la linea Addis Abeba-Gibuti, 756 chilometri di strada ferrata dal costo stimato di circa tre miliardi di dollari, la cui costruzione è iniziata alcuni mesi fa e che corre parallela alla Ferrovia imperiale d’Etiopia costruita tra il 1894 e il 1917. Una volta realizzata, secondo il governo di Addis Abeba, consentirà di ridurre “della metà” il tempo stimato per raggiungere il porto di Gibuti, a cui l’Etiopia affida il suo ‘sbocco’ sul mare. Anche in questo caso, la China Exim Bank è finanziatore unico del progetto.
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