Nonostante la tregua, si continua a morire a Donetsk, roccaforte degli insorti nell’est ucraino: nelle ultime 24 ore hanno perso la vita nei bombardamenti governativi contro varie zone della città almeno 3 civili e altri 5 sono rimasti feriti.
Intanto il presidente ucraino, l’oligarca Petro Poroshenko, ha licenziato il governatore della regione di Donetsk (o almeno delle piccola porzione che non è controllata dalla Repubblica Popolare), il miliardario Sergeï Taruta, e al suo posto ha nominato un generale, Olexander Kikhtenko. Lo ha annunciato il portavoce di Poroshenko Sviatoslav Tsegolko, citato da Interfax-Ukraine. Kikhtenko, 58 anni, ex comandante delle truppe del ministero degli Interni, rimpiazza Taruta, originario della regione, nominato a marzo per contribuire a porre fine alla ribellione antigolpista ma evidentemente giudicato ‘poco incisivo’ dal regime di Kiev.
Germania e Francia hanno ufficialmente inviato all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) una proposta per l’invio di droni destinati ufficialmente al monitoraggio del cessate-il-fuoco tra le forze regolari ucraine e i miliziani delle repubbliche popolari mentre continuano ancora gli scontri per il controllo dello scalo aereo di Donetsk. Lo ha comunicato un portavoce del ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier.
“Siamo ormai in discussione con l’Osce davanti alla quale quest’offerta formale è stata presentata”, ha spiegail portavoce di Steinmeier, Martin Schaefer.
Steinmeier ha incontrato ieri a Berlino il ministro degli Esteri ucraino Pavel Klimkin. “Il ministro – ha detto Schaefer – ha spiegato che c’erano ancora alcune questioni politiche e giuridiche da sbrogliare”.
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