Il 2 maggio del 2014, le milizie naziste che hanno realizzato il colpo di stato in Ucraina, assediavano e bruciavano la Casa dei Sindacati di Odessa dove si erano rifugiati gli antifascisti che si opponevano al golpe. Più di quaranta i morti, molti dei quali carbonizzati.
La mattina del 2 gennaio 2015 sui muri di alcune città, Roma e Genova in particolare, sono comparsi grandi striscioni e scritte che ricordano la strage di Odessa e la resistenza delle repubbliche del Donbass e degli antifascisti ucraini.
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