Lo scorso Martedì 4 marzo anche a Nicosia si è svolta una grandissima manifestazione contro la Banca Centrale Europea che teneva proprio nella capitale cipriota la riunione del suo consiglio. La USB era presente ed ha partecipato a questa grande giornata insieme ai rappresentanti dell’ Ufficio Europeo della FSM tra cui la Federazione dei Chimici e dei Pensionati affiliati alla FSM della CGT di Francia ed il Pame di Grecia .
La manifestazione e stata promossa da tante organizzazioni sindacali e sociali prima di tutte il Peo – la federazione pancipriana del lavoro che aderisce alla Federazione Sindacale Mondiale ( FSM).
All’appuntamento hanno risposto in migliaia : lavoratori, studenti, insegnanti, agricoltori, pescatori, pensionati, il comitato contro le privatizzazioni e cittadini di tutta l’isola.
Sono arrivati a migliaia con i pullman , i trattori auto private con ogni mezzo per essere presenti all’appuntamento nazionale preparato con giorni e giorni di assemblee in tutti i posti di lavoro, con manifesti e comunicati.
Tantissimi striscioni contro l’austerità e contro le privatizzazioni.
particolare lo spezzone degli studenti medi ed universitari con gli insegnanti “gli studenti universitari reagiscono al l’austerità e lottano per l’istruzione pubblica e per tutti”. E ancora ” diritti e lavoro”. Tante le bandiere della Grecia .
Alle due del pomeriggio di mercoledì 4 marzo si sono formati tre cortei . Uno composto da studenti medi , universitari e docenti di ogni ordine e grado. Il secondo da i lavoratori dei settori privati, il terzo formato da lavoratori del settore pubblico.
Da parti diverse della città i cortei si sono mossi per convergere nella grande piazza proprio davanti alla Palazzo delle Conferenze dove era in corso la riunione della BCE preceduta da un incontro con il presidente cipriota unico rappresentante del Paese poiché i parlamentari hanno rifiutato l’incontro con Draghi.
Non è vero che tutto è fermo, non è vero che i lavoratori, i pensionati, i giovani, gli studenti stanno accettando senza reagire le conseguenze brutali delle politiche dell’Unione europea messe in atto dalla Banca Centrale europea dalla Commissione europea e dal Fondo Monetario Internazionale e di cui la Grecia ne è stata la cavia da sperimentazione concreta . Espropriata della sua sovranità nazionale così come tutti i paesi dell’Unione Europea che devono ripianare il debito per salvare le banche e le speculazioni operate senza nessun intervento da parte dei governi o delle istituzioni finanziarie internazionali che anzi ne sono state complici.
Senza reazione e senza opposizione non esiste prospettiva per i lavoratori, i pensionati cui ogni giorno i governi strappano diritti e dignita’ma nessun futuro per gli studenti ed i i giovani tutti.
Questa manifestazione ha dimostrato che è iniziata una nuova fase e che la reazione e l’opposizione alla gabbia che e’ l’Unione Europea si sta organizzando.
Da Cipro alla Grecia all’Italia al Portogallo alla Spagna insomma nei paesi dell’Europa del sud la reazione e l’opposizione alla UE si sta facendo sentire con forza e determinazione.
* Unione Sindacale di Base
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