Menu

Il “polo islamico” si dota della bomba atomica?

L’agenzia specializzata sul Medio Oriente, Nena News, riporta questa mattina una notizia destinata a pesare nei nuovi rapporti di forza a livello internazionale. L’Arabia Saudita starebbe cercando di acquisire armi nucleari dal Pakistan. La bomba atomica islamica, costruita a Islamabad ma finanziata a suo tempo proprio dall’Arabia Saudita, verrebbe così a scuotere lo squilibrio da tempo esistente in Medio Oriente dove l’unica potenza nucleare è ancora Israele, mentre si cerca con ogni mezzo di impedire che un’altra potenza regionale – l’Iran non arabo e per di più sciita – si doti di armamenti nucleari.

Da tempo stiamo seguendo, indagando e documentando le crescenti ambizioni di quello che abbiamo definito il “polo islamico” nella competizione globale. Perno di tali ambizioni è ovviamente l’Arabia Saudita che dispone di ingenti risorse economiche, petrolifere e militari e che intorno ad esse sta coagulando altri paesi, nel quadro di una Lega Araba che presenta ormai caratteristiche più integrate e aggressive di quante ne avesse in passato. L’altro perno è ovviamente l’Egitto, il gigante del mondo arabo, per popolazione, estensione, storia e influenza. Intorno ad essi ruotano le altre petromonarchie del Golfo, la Giordania, il Sudan e la Libia del governo di Tobruk e del ge, Haftar che lunedi ha partecipato alla riunione dei vertici militari del polo islamico al Cairo proprio per discutere l’intervento militare in Libia.

Qui di seguito riportiamo l’importante lancio della Nena News:

L’Arabia saudita avrebbe preso la “decisione strategica” di acquisire armi atomiche belle e pronte dal Pakistan, con il rischio di innescare una nuova corsa agli armamenti in Medio Oriente. Lo riferisce il Sunday Times citando dichiarazioni di un ex funzionario alla difesa degli Stati Uniti. La mossa del regno del Golfo, che ha finanziato buona parte del programma atomico di Islamabad nel corso degli ultimi tre decenni, è l’ultima manifestazione della rabbia delle petromonarchie sunnite per l’accordo sul nucleare civile che l’Amministrazione Obama intende raggiungere con l’Iran (Tehran nega di volersi dotare di ordigni atomici).

«Per i sauditi è giunto il momento – ha detto l’ex funzionario Usa – c’è un accordo da lungo tempo con i pakistani e la casa dei Saud ora ha preso la decisione strategica di andare avanti».

«Qualunque cosa gli iraniani hanno, lo avremo anche noi», aveva avvertito qualche settimana fa l’ex capo dell’intelligence saudita Turki bin Faisal, aggiungendo che l’accordo con l’Iran «apre la porta alla proliferazione nucleare, non la chiude». Il Pakistan quindi, secondo il Sunday Times e le sue fonti, è pronto a regalare la bomba che desidera la monarchia saudita, ricambiando gli aiuti per miliardi di dollari che ha ricevuto da Riyadh.

Una mossa analoga potrebbero farla presto altre monarchie del Golfo e l’Egitto che anni fa, quando era al potere Hosni Mubarak, aveva manifestato l’intenzione di dotarsi di energia nucleare. È possibile che Riyadh e gli altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo abbiano messo in chiaro le loro intenzioni durante l’incontro che hanno avuto la scorsa settimana a Camp David con Barack Obama. Al momento Israele è l’unica potenza nucleare in Medio Oriente con un arsenale (segreto) stimato da esperti occidentali tra 70 e 200 bombe atomiche. Nena News

 

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *