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Grecia. Lavoratori del Pame occupano ministero: “Bloccate il memorandum”

Nella Grecia impegnata in un estenuante braccio di ferro con l’Unione Europea cresce la tensione sociale e la spinta a non cedere ai diktat di Bruxelles. Questa mattina delegati e lavoratori sia del settore pubblico che privato aderenti al sindacato Pame, hanno occupato la sede del Ministero delle Finanze greco esponendo un gigantesco striscione dal palazzo e che riporta questi slogan:

“Il sangue che abbiamo versato è più che sufficiente

Il popolo prenda la situazione nelle proprie mani

Bloccate le nuove misure e la longa manu del memorandum”

Sempre oggi, circa 700 organizzazioni sindacali e popolari hanno lanciato un appello a partecipare alle manifestazioni organizzate dal Pame oggi pomeriggio in tutta la Grecia. “Noi chiamiamo i lavoratori, i giovani, le donne e i pensionati alla partecipazione di massa alle manifestazioni”. La partita greca adesso non si gioca più solo nei tavoli negoziali ma anche nelle piazze e nella realtà sociale del paese.

Qui di seguito l’appello lanciato dal Pame per la giornata di lotta di oggi in tutta la Grecia:

I falsi eroismi del governo e le menzogne sulle linee rosse giungono alla fine. La dichiarazione congiunta Tsipras-Junker sulla riforma del lavoro e la legge sulla previdenza sociale lascia presagire un nuovo accordo antipopolare, un nuovo memorandum.

Le maschere stanno cadendo. Nessuno deve farsi ingannare dal dilemma, dalle falsità del “punto morto”. L’inganno e i dilemmi continuano come con i governi precedenti.

Non dobbiamo perdere altro tempo. L’attesa è tempo perso per il popolo mentre per il governo di coalizione e il grande padronato significa profitto. Ci portano a maggiore povertà e miseria solo per salvare i profitti degli sfruttatori, per pagare i creditori.

Il consolidamento della povertà non è un “impegno d’onore”!

Non esiste “impegno d’onore” con i lavoratori in miseria, dove la povertà raggiunge picchi estremi! Onore e giustizia è lottare per l’eliminazione totale dell’assetto anti-operaio che il governo mantiene e rafforza affinché gli sfruttatori in ogni settore lo possa utilizzare con piena libertà. L’impegno d’onore è una richiesta dei gruppi monopolistici. L’accordo contiene misure contro la maggioranza del popolo che soffre.

Le nostre vite non possono sopportare altre misure. Le nostre esigenze non possono attendere. Qui e ora, contro il terrorismo e le minacce esigiamo:

– Aumenti di salari, pensioni e sussidi
– Recupero di tutte le perdite
– Restaurazione dei contratti collettivi
– Abolizione di tutte le leggi contro i lavoratori
– Protezione concreta di tutti i disoccupati

Non possiamo regalare il nostro sudore!

Nessuna tolleranza per la miseria, la povertà, l’insicurezza a causa dei creditori e dei privilegi del padronato. Le perdite di tutti questi anni, i salari perduti, i diritti perduti si sono convertiti in profitti per i padroni.

E’ il momento fi far udire forte la nostra voce, una voce di lotta.

I lavoratori di ogni settore, in ogni luogo di lavoro devono impedire i nuovi piani. Tutti insieme possiamo prendere nelle nostre mani la situazione senza abbassare le nostre richieste. E’ una battaglia che riguarda la nostra vita, il futuro dei nostri figli.

Mobilitazione immediata! Solleviamoci adesso! Prepariamoci ovunque allo Sciopero generale. Contro i nuovi memorandum, i nuovi accordi. Affinché non si prendano nuove misure, per abolire tutte le leggi anti-operaie.

Decidiamo collettivamente in tutti i luoghi di lavoro la nostra partecipazione alla manifestazione del PAME del 11 giugno, alle 19.30 in piazza Omonia.

Possiamo vivere senza memorandum, povertà e disoccupazione!

Con il nostro potere, le nostre lotte possiamo ribaltare la situazione. Questo è il nostro strumento e lo dobbiamo utilizzare. Con sindacati forti, con un movimento che attacca gli interessi dei padroni, libero dal sindacalismo governativo e padronale, con un fronte stabile contro l’UE, il FMI e i governi antipopolari. Che si rafforzino le lotte in ogni luogo e settore di lavoro. La speranza è nella lotta, nell’organizzazione, nelle parole d’ordine della rottura e del rovesciamento reale.



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La nota d’appoggio da parte dell’Usb

Roma – giovedì, 11 giugno 2015
L’USB esprime il suo pieno sostegno ai lavoratori Greci alle decine organizzazioni sindacali dei settori Pubblici e Privati, legate al PAME che oggi 11 giugno, hanno occupato il ministero delle Finanze Greco alzando lo striscione :
“Abbiamo versato già abbastanza sangue ! Abbiamo già pagato abbastanza! Popolo prendi la situazione nelle tue mani! Blocca le nuove misure ed i memorandum di lungo periodo! “
Con le richieste contenute nel memorandum la Troika sta spingendo verso un ulteriore strangolamento economico del popolo greco, passando attraverso un azzeramento della sovranità e dell’indipendenza greca.
Le riforme strutturali imposte dalla Troika ai Governi greci hanno portato il debito pubblico ellenico dal 128% al 178%, distruggendo il tessuto economico e produttivo del paese e portando il popolo alla fame grazie alle “riforme strutturali” e al taglio della spesa pubblica.
L’USB saluta, le donne i lavoratori i pensionati i giovani che rispondendo all’appello del PAME oggi daranno vita a manifestazioni di massa in tutta la Grecia .
La Resistenza e la lotta  del popolo greco sono un esempio per i lavoratori del continente europeo, in questi anni di resistenza un ruolo determinante è stato giocato dal PAME.
Nel bel mezzo della crisi economica e sotto un attacco formidabile, attraverso il PAME, migliaia di attivisti sindacali e dei lavoratori, hanno attualizzato l’idea di un sindacato di classe, che deve essere chiaramente indipendenti e acutamente contro dalla borghesia nazionale ed europeo .
L’USB è convinta che questa è la strada, la Resistenza alla Troika può crescere solo attraverso la mobilitazione popolare, organizzando la difesa degli interessi generali della classe lavoratrice fuori e contro la gabbia dell’Unione Europea .
A fianco del PAME e dei lavoratori greci nel percorso comune di lotta e solidarietà.

USB ufficio Internazionale

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