Un commando composto da almeno due persone, questa notte, ha aperto il fuoco contro il Consolato degli Stati Uniti a Istanbul ed è fuggito quando la polizia posta a protezione dell’edificio ha risposto al fuoco. Funzionari della polizia turca hanno dichiarato di aver arrestato una donna sospettata di aver partecipato all’attacco contro la sede diplomatica di Washington.
Nel frattempo due membri di un altro commando sono stati uccisi nella notte a Istanbul dopo un attacco con un’autobomba contro una stazione di polizia nel quartiere di Sultanbeyli. I funzionari della polizia ha detto che tre ufficiali e sette civili sono rimasti feriti nell’esplosione che ha causato un vasto incendio e il crollo di una parte dell’edificio di tre piani. L’attentatore che guidava il veicolo è morto nell’esplosione, mentre due altri attentatori e un poliziotto hanno perso la vita nello scontro a fuoco che ne è seguito.
Il Dhkp-c, il Fronte Rivoluzionario della sinistra turca, ha rivendicato l’attacco al consolato Usa. In un comunicato sul suo sito web, il DHKP-C ha inoltre affermato che l’attacco è stato compiuto da una delle sue militanti di nome Hatice Asik che è stata poi arrestata e ricoverata in ospedale perché ferita dalla polizia. Il gruppo nello stesso comunicato ha promesso che “la lotta continuerà fino a quando l’imperialismo e i suoi collaboratori non avranno lasciato il nostro Paese e il nostro territorio non sarà stato liberato dalle basi americane”.
Invece l’attacco alla caserma della polizia è stato rivendicato su Twitter dal gruppo Hsb (Unità di difesa del popolo), una sigla della sinistra rivoluzionaria turca di recente creazione anche se secondo fonti del governo turco l’assalto sarebbe opera della guerriglia curda.
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