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Grecia. La Troika promuove Tsipras che si dimette. Si va ad elezioni anticipate

Ultim’ora. Alexis Tsipras ha annunciato in televisione le sue dimissioni e la convocazione di elezioni anticipate. “Andrò dal presidente della Repubblica a presentare le dimissioni. Il popolo deve prendere il potere. Voi dovete decidere se siamo riusciti a portare avanti il Paese e se siamo in grado di far uscire il Paese dalla crisi. Voi deciderete con il vostro voto chi è in grado di dare speranza. Deciderete chi sarà capace di fare i cambiamenti necessari”. 

Le date più probabili per le elezioni sono il 13 o il 20 di settembre. Si va all’anticipazione del voto per la frattura interna a Syriza, con una buona parte del partito che si è opposta e continua a farlo al contenuto degli accordi con la Troika.

Il piano di aggiustamento strutturale della Grecia ha ottenuto il “via libera” dal Bundestag tedesco, dove la maggioranza dei deputati ha votato a favore del “piano di finanziamento” da 86 miliardi di cui rimarranno ad Atene solo le briciole. Come noto, gran parte dei soldi sono serviti infatti a pagare il debito sui prestiti precedenti.

Sempre ieri anche l’Esm (il fondo di stabilità monetaria europeo) ha dato il via libera al piano triennale da 86 miliardi a favore della Grecia, adottando anche un Memorandum di intesa con Atene, nel quale sono contenute le misure che il governo Tsipras ha deciso di adottare in base agli accordi con creditori internazionali.

Nella nota emessa in serata dall’Esm è scritto che: “Si aspetta che le istituzioni tengano conto della dichiarazione dell’Eurogruppo del 14 Agosto 2015 sulle condizioni dettagliate nel protocollo d’intesa”. Inoltre, “l’importo totale degli aiuti finanziari dipenderà anche il successo della Grecia nell’attuazione delle riforme politiche”. Le privatizzazioni, si specifica “possono inoltre ridurre l’importo globale dei contributi finanziari necessari”.

In compenso il governo greco ha adottato tutte le misure antipopolari impostegli da Ue, Bce, Fmi e Esm (la Troika è diventata così un quartetto): Hanno fatto scalpore misure come la svendita di 14 aeroporti greci alla società tedesca Fraport, le privatizzazioni di molte società di servizi pubblici o il taglio anche delle pensioni minime. Su molti siti di investitori cominciano anche a comparire le pubblicità sulle isole greche più belle su cui fare buoni affari.

La capitolazione della Grecia e del governo Tsipras ai diktat europei appare ormai evidente. L’esecutivo greco sembra intenzionato a giocarsi la carta delle elezioni anticipate. Il quotidiano greco Kathimerini oggi scrive che, a questo punto, le elezioni anticipate sono “certe”, tenendo conto anche della profonda spaccatura dentro Syriza. E indica anche una data. Secondo il quotidiano ellenico, le elezioni potrebbero essere decise in tempi brevi, addirittura per il 20 o il 27 settembre. Ma alcuni consiglieri di Tsipras avevano suggerito invece di non indire elezioni prima dell’11 ottobre: questo, al fine di dare al governo di Atene la possibilità per rendere effettivi gli accordi stabiliti con la troika. Tispras dunque ha deciso di dare le dimissioni e di andare alle elezioni anticipate. Fin qui il governo di Alexis Tsipras ha potuto strappare il consenso del Parlamento ai piani di austerity imposti da Bruxelles grazie ai voti dei partiti di opposizione, mentre la sinistra interna – compresa la presidente del Parlamento e l’ex ministro delle finanze – hanno votato contro. Una situazione radicalmente diversa da quella che aveva portato all’esito elettorale di gennaio e alla vittoria di Syriza nelle elezioni.

 

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1 Commento


  • walter

    mission accomplished, si brinda nei palazzi, il piano ha funzionato alla grande

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