Menu

Svezia: paragona Israele ai nazisti, ministro costretto a dimettersi

In Svezia si è dovuto dimettere il ministro che aveva paragonato gli israeliani ai nazisti. Il primo ministro svedese Stefan Löfven ha confermato che Mehmet Kaplan, ministro per la casa, lo sviluppo urbano e le nuove tecnologie, ha rassegnato le sue dimissioni in seguito alle polemiche scoppiate per la diffusione nel finesettimana di un video, che risale al 2009, in cui criticava la politica israeliana nei confronti della Palestina, arrivando a fare dei paragoni con la Germania nazista (non nuovi, del resto, anche tra gli stessi dissidenti israeliani).

Mehmet Kaplan, che ha origini turche (è nato nel 1971 a Gaziantep, a pochi chilometri dal confine con la Siria), è membro del Partito Verde svedese, è stato portavoce del Consiglio Islamico del paese nordico ed ha fondato il gruppo “pacifista” ‘Musulmani svedesi per la pace e la giustizia’.
Nel corso di una intervista concessa a un quotidiano turco, Kaplan ha affermato che è naturale che la Svezia riconosca lo Stato di Palestina, e che “se Allah vuole, i territori occupati saranno liberati e Gerusalemme Est diventerà la capitale della Palestina”, sottolineando la necessità che Israele sia obbligato a siglare un vero trattato di pace con i palestinesi.

Kaplan ha partecipato nel 2010 alla Freedom Flotilla, una spedizione internazionale di solidarietà nei confronti della popolazione assediata da Israele nella Striscia di Gaza nel tentativo di portare beni di prima necessità agli abitanti stremati dell’enclave palestinese. Ma il 31 maggio del 2010 le forze speciali attaccarono le sei imbarcazioni che formavano la flottiglia ed uccisero 9 membri dell’ong islamista turca IHH.
Da allora le sue priorità politiche sembrano decisamente aver virato dal pacifismo e dalla solidarietà verso il sostegno alla versione jihadista dell’Islam politico. Il Primo Luglio del 2014, nel corso di una conferenza, ha paragonato i giovani musulmani svedesi che vanno a combattere con le formazioni islamiste in Siria contro il governo di Damasco a quegli svedesi che, volontariamente, scelsero di combattere insieme ai nazionalisti e all’estrema destra finlandese contro l’Armata Rossa sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.

Negli ultimi tempi contro di lui sono aumentate le accuse di ‘islamismo radicale’ e quest’anno è stato accusato di avere legami con alcuni gruppi turchi jihadisti e ultranazionalisti. Kaplan è ad esempio accusato di intrattenere relazioni stabili con il gruppo turco Millî Görüş, una organizzazione di estrema destra di ideologia islamista. Da almeno due anni le associazioni curde, armene e turche progressiste operanti in Svezia e molti suoi colleghi di partito o di governo accusano esplicitamente Kaplan di essere un agente del presidente turco Erdoğan e un islamista radicale che per lungo tempo ha mascherato la sua vera identità infiltrandosi negli ambienti progressisti.

Poi, il 14 aprile scorso, il quotidiano Aftonbladet ha pubblicato delle foto che ritraevano Kaplan seduto ad un tavolo insieme ad alcuni noti esponenti dei Lupi Grigi, un gruppo neofascista turco responsabile di numerosi attentati terroristici, e con Barbaros Leylani, noto per aver tenuto dei comizi a Stoccolma nel corso dei quali invitava i turchi a svegliarsi e ad uccidere “quei cani degli armeni”.

Ma è solo quando un giornale ha reso pubblico un suo video, risalente al 2009 in cui paragona gli israeliani ai nazisti che il capo del governo ne ha chiesto e ottenuto le dimissioni, su pressione dello Stato di Israele e dell’ambasciatore di Tel Aviv. Precedentemente, invece, le sue pericolose relazioni con gli ambienti ultranazionalisti ed islamisti turchi non sembrava rappresentare un problema degno di attenzione…

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *