Corrispondenza da Gaza. 30 marzo la sera. Sono almeno 12 le persone uccise e oltre 1000 i feriti durante la manifestazione pacifica a Gaza che ha visto tutta l’intera popolazione della Striscia andare e venire verso i confini. Nella parte est, dal nord al sud della striscia sono arrivati sin dalle prime ore del giorno donne, uomini bambini anziani, disabili, a piedi in moto in macchina con il ciuco o il cavallo.
Tutta l’intera popolazione di gaza non e’ mancata alla chiamata della marcia per la pace organizzata dalla popolazione con la sola bandiera palestinese per ribadire ancora, per chi non lo avesse capito, che quella e’ la loro terra e che non se ne potranno mai andare. Hanno voglia di muoversi, di vivere , di andare sulla loro terra anche oltre il confine. Non vogliono e non possono continuare a stare chiusi in una prigione a cielo aperto, vogliono gridarlo al mondo e oggi lo hanno fatto.
In pochi lo avranno recepito, in pochi sono venuti a vedere con i propri occhi la dignità’ e la compostezza di questo popolo.
Volti sorridenti, fiori in mano anche se spari e gas si intrufolavano ferendo e uccidendo decine di persone.
Nessuna battaglia campale come purtroppo i nostri media hanno descritto, nessun provocatore ma una grande forza popolare per la libertà.
La protesta del “Grande Ritorno” durera’ sei settimane.
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