Menu

Betlemme. Fermato Jorit, street artist “colpevole” di ritrarre Ahed Tamimi

Lo “stato ebraico” – uno stato confessionale, dunque, che rifiuta le altre religioni e ne discrimina i fedeli – non perde occasione di mostrare al mondo di che pessima stoffa sia fatto.

Ieri a Betlemme – territorio palestinese, non israeliano – è stato arrestato Jorit Agoch, street artist napoletano che ha realizzato in questi giorni sul muro divisorio tra i territori un gigantesco murale con il volto di Ahed Tamimi, la giovanissima palestinese, ancora minorenne, diventata famosa e arrestata per aver schiaffeggiato due soldati di Tsahal che volevano usare la sua casa come postazione per cecchini.

Ahed è stata liberata stamattina, mentre Jorit soltanto nel pomeriggio di oggi.

Il video dell’arresto di Jorit:

«Siamo stati arrestati a Betlemme dall’esercito israeliano. Chi può aiutarci per favore lo faccia». Questo il messaggio apparso nella serata di ieri sul profilo Facebook dell’artista. Insieme a lui un altro attivista italiano, che ha subito la stessa sorte.

Nel murale di Jorit, accanto al volto di Jorit ha ritratto la giovane dottoressa con il velo rosso uccisa a giugno dai cecchini dell’esercito israeliano durante le proteste della Marcia del ritorno, a Gaza.

La testimonianza di Michele Giorgio, giornalista italiano a Gerusalemme: “Ho parlato due minuti fa con #JoritAgoch. Mi ha detto che lui ed i suoi due amici stanno bene e saranno trasferiti in un altro posto di polizia in una località che non ha saputo indicare. La polizia israeliana ripete che saranno interrogati“.

Aggiornamento Jorit Agosh da parte di MIchele Giorgio: “Ho parlato di nuovo con lui.Dice di essere con il suo amico a bordo di una camionetta blindata pare della polizia di frontiera israeliana.Sono in attesa di essere interrogati. Un funzionario del consolato italiano a Gerusalemme ha preso contatto con loro”.

In appoggio a Jorit è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha lanciato un appello per la sua liberazione. «Jorit deve tornare subito a Napoli. La sua libertà è questione di democrazia, riguarda tutti; non potrà mai essere un torto raffigurare il bel volto di una giovane eroina palestinese, il torto è invece averla voluta prigioniera, tenere assediato il suo villaggio di provenienza, aver costruito quel muro che separa popoli e crea ingiustizie».

Un presidio, a Napoli, è stato convocato per domani: “Non possiamo restare indifferenti mentre un nostro fratello è nelle mani della brutale repressione israeliana.
Inviatiamo tutt* a partecipare al presidio domenica 29 alle 10 in Piazza Municipio e alla serata di solidarietà con il popolo palestinese e la Freedom Flotilla lunedì 30 alle 19 in Piazza San Domenico“.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *