Cari lettori di Contropiano, vi prego di non ridere, perché la situazione appare comica ma invece è tragica: dopo Al Bano un altro pericolosissimo “terrorista italiano” è nel mirino dell’Ucraina.
Un gruppo di deputati ucraini ha infatti chiesto al capo dei servizi segreti – SBU – di impedire l’accesso in Ucraina nientepopodimenoche a Toto Cutugno (la notizia è vera!) in quanto, a detta loro, lo stimato cantante italiano, che dovrebbe tenere un concerto a Kiev il prossimo 23 marzo, è “filorusso” e ha sostenuto l’annessione della Crimea da parte della Russia.
Ormai siamo ben oltre la farsa, ma è la sintomatologia di un potere ormai alla demenza, che forte dell’appoggio della triade NATO/USA/UE è in pieno delirio e non si rende più neanche conto di sprofondare nel ridicolo.
Non paghi di riabilitare il nazismo ed il fascismo, e di avere gli eredi di queste tragiche e criminali realtà quali migliori alleati, ormai le cricche dirigenti ucraine hanno perso ogni senso della misura.
Il nostro Governo non può più eludere il problema: uno stato straniero sta sistematicamente accusando tutta una serie di artisti italiani (non dimentichiamo che anche Michele Placido è stato dichiarato un pericolo per la sicurezza dell’Ucraina) soltanto perché hanno democraticamente e pacificamente manifestato opinioni favorevoli alla Russia, opinioni tra l’altro non note in Italia, in quanto i nostri mass-media non hanno mai informato circa prese di posizione pubbliche degli artisti invisi a Kiev favorevoli alla Russia, non si può tacere.
Un Ministero degli Esteri di un paese dotato di dignità dovrebbe intervenire per consentire a Toto Cutugno di tenere il suo concerto, senza aspettare che qualche altro nostro artista venga fatto oggetto di altre vessazioni o gli vengano mosse accuse ridicole.
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