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Il processo del secolo. Quello di Madrid è un test per la democrazia in Europa

Tra giugno e settembre si concluderà con una sentenza storica il processo contro i leader indipendentisti catalani. L’accusa, per conto dello Stato Spagnolo, chiede delle pene tombali per reati squisitamente politici.

L’avvocato Arturo Salerni, collaboratore del collegio internazionale di difesa degli imputati, spiega in un video e in poche righe la pesantissima posta in gioco per un processo destinato a dare il segno sullo stato della democrazia a Madrid e in Europa.

“Si sta svolgendo presso il Tribunale Supremo di Madrid il procedimento penale nei confronti di dodici imputati, esponenti del movimento indipendentista catalano e della società civile in Catalogna, accusati dei reati di ribellione, sedizione e malversazione. Tra essi il Presidente ed il Vicepresidente del Parlamento della Catalogna e i membri del suo ufficio di Presidenza, al tempo del referendum catalano.

Nove degli imputati sono in custodia cautelare a Madrid, lontani dalle loro famiglie e dai loro difensori, alcuni dall’ottobre 2017, altri dal marzo del 2018. 

Il processo è relativo alla manifestazione che ha visto  sfilare un milione di persone a Barcellona del settembre 2017 davanti al Ministero dell’Economia, al referendum sull’indipendenza catalana del primo ottobre 2017 ed alla dichiarazione unilaterale di indipendenza proclamata dall’allora Presidente Puigdemont con l’approvazione del Parlamento locale.

Vi sono altre sette persone che si trovano in altri paesi sottoposti a procedimenti penali per gli stessi motivi, ma i mandati di arresto europei emessi nei loro confronti non sono stati ritenuti congrui dai giudici dei paesi di esilio.

Nel processo vi sono un’accusa pubblica, rappresentata dalla Fiscalia, il Pubblico Ministero, un’accusa rappresentata dall’avvocatura dello Stato spagnolo ed un’accusa privata esercitata dal partito di estrema destra Vox.

Il Pubblico Ministero ha chiesto una condanna di venticinque anni per Oriol Junqueras, di Esquerra Repubblicana, ex vicepresidente della Generalitat della Catalogna, e quindici anni per gli altri imputati. Le dichiarazioni degli imputati, previste per l’11 ed il  12 giugno, chiuderanno la fase dibattimentale. La sentenza è prevista per la fine di settembre”.

*avvocato, membro di Progetto Diritti

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