Liberu esprime piena solidarietà e sostegno ai suoi due militanti che, dal prossimo 2 marzo, si troveranno ad affrontare un processo, dinanzi al Tribunale di Sassari, per l’azione dimostrativa avvenuta a Surigheddu nell’aprile 2018.
Si trattava della realizzazione, nel muro di recinzione della tenuta agricola di proprietà della Regione Sardegna, di una grande scritta “Sa terra sarda a su pòpulu sardu!”
I militanti di Liberu sono oggi accusati in concorso tra loro, del reato di “imbrattamento”.
L’azione politica, svolta di proposito in pieno giorno, mirava a riportare l’attenzione pubblica sui progetti di vendita della tenuta di Surigheddu – Mamuntanas (Alghero), da anni oggetto di tentativi di privatizzazione per finalità turistiche.
Noi conosciamo bene la differenza tra ciò che è legale e ciò che è giusto, e sappiamo che molto spesso le due cose non combaciano. Per cui, se la legalità della speculazione si manifesta come ingiustizia alla luce del sole, allora noi pratichiamo la giustizia sarda alla luce del sole, chiamando il Popolo Sardo a rivendicare il sacrosanto diritto al possesso delle sue terre.
La scritta era stata fatta su un muro, trascurato e abbandonato da anni come tutta la struttura, che è proprietà di tutti i sardi, in particolare di quei lavoratori sardi che rivendicano il diritto a utilizzare quei 1200 ettari di terra per la coltivazione di prodotti che, ancora oggi, in grande quantità importiamo da fuori.
Fin dal 2016 Liberu sta denunciando, con comunicati e diverse manifestazioni sul posto, i tentativi della politica regionale di stravolgere la destinazione di quelle di fertilissime terre per consegnarle nelle mani delle grandi lobby internazionali del turismo.
Noi riteniamo invece che debbano rimanere pubbliche, nella disponibilità della Regione Sardegna, ed essere utilizzate da cooperative di giovani agricoltori e allevatori sardi, che intendano portare avanti progetti virtuosi in campo agricolo, al fine di rilanciare la nostra economia e dare cosi anche occupazione a chi oggi si trova costretto ad emigrare.
Invitiamo tutti quelli che hanno a cuore la difesa della nostra terra a partecipare al sit in di sostegno che si terrà davanti al tribunale, giovedì 2 marzo, h. 9.00, in via Roma a Sassari.
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