Menu

L’Unione Europea, ultimo ostacolo alla condivisione globale dei vaccini

In tutto il mondo, la pandemia continua a fare danni. Ma mentre alcuni paesi stanno cominciando a riprendersi, beneficiando della consegna dei vaccini ordinati, altri, come l’India, stanno soffrendo perdite umane incommensurabili.

Questa situazione sta esacerbando il divario tra paesi poveri e ricchi. Bisogna ricordare che circa il 45% delle iniezioni sono state effettuate nei paesi del G7, i quali rappresentano solo il 10% della popolazione mondiale.

Mentre l’OMS segnala più di 3,2 milioni di decessi legati al Covid-19 in tutto il mondo, gli Stati membri del G7 e la Commissione europea hanno finora rifiutato di accogliere la richiesta avanzata da mesi dall’India e dal Sudafrica e da un centinaio di Stati al WTO di eliminare i diritti di proprietà intellettuale che proteggono i vaccini.

Facendo questa scelta, stanno sacrificando la vita di migliaia di persone al solo scopo di preservare i profitti delle grandi compagnie farmaceutiche.

La delegazione de La France Insoumise, insieme al nostro gruppo del GUE/NGL al Parlamento europeo, chiede da mesi, attraverso l’iniziativa popolare europea “No profit on the pandemic”, la soppressione immediata dei brevetti per mettere i vaccini e le cure nel dominio pubblico.

Questo deve essere accompagnato dalla condivisione delle conoscenze per produrre vaccini, in modo che il mondo non dipenda più da una manciata di laboratori. Fino ad ora, il nostro gruppo era solo in questa richiesta, poiché tutti i nostri emendamenti sulla revoca dei brevetti sono stati respinti dalla maggioranza del Parlamento europeo, compresi LREM, LR, RN e PS.

Il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, sostenendo l’abolizione dei brevetti, apre una breccia nel muro di difesa dei profitti dei laboratori farmaceutici. Gli Stati Uniti si aggiungono così alla lunga lista di Stati e attori internazionali favorevoli a questo sollevamento, come l’OMS, l’ONU, 175 ex leader e premi Nobel, diverse centinaia di ricercatori e scienziati, e personalità della sinistra internazionale come Jean-Luc Mélenchon, Lula da Silva o Rafael Correa.

La Commissione europea e il governo francese sono stati fino ad ora uniti nell’affermare l’impossibilità di una tale rimozione dei brevetti; poche ore dopo l’annuncio della Casa Bianca, la presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta “pronta a discutere” la proposta statunitense di togliere le protezioni della proprietà intellettuale, mentre Clément Beaune, il segretario di Stato francese agli Affari europei, ha affermato senza vergogna che la Francia ha sempre difeso la necessità di rendere i vaccini un bene globale.

E questo anche se Emmanuel Macron si è opposto due volte all’abolizione dei brevetti al WTO! Il nostro gruppo al Parlamento europeo chiede un dibattito con una risoluzione per la prossima sessione plenaria in modo che l’UE si prenda finalmente le sue responsabilità e sostenga l’abolizione dei brevetti.

Naturalmente, nessuno si fa ingannare da questa tipica ipocrisia della “concomitanza temporale”. È tragico che l’Unione Europea si dichiari pronta a considerare questa richiesta solo quando Joe Biden la approva, e non quando diversi popoli ne hanno avuto bisogno per superare questa catastrofe sanitaria senza precedenti.

La storia giudicherà pesantemente coloro che sono stati così lenti a mettere la salute prima del profitto. Ora è il momento che l’Unione Europea faccia una scelta decisiva: rimarrà l’ultimo ostacolo alla condivisione globale dei vaccini o sceglierà l’interesse umano generale?

Delegazione France insoumise al Parlamento Europeo

https://d-fi.lafranceinsoumise.fr/2021/05/06/ue-dernier-obstacle-partage-mondial-vaccins 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

3 Commenti


  • enzo guida

    proletari di tutto il mondo unitevi


  • Walter

    @ Giovanni Rastelli
    Guarda qui: https://www.worldometers.info/coronavirus/country/india/#graph-deaths-daily

    180 morti/milione – in forte aumento – in un paese di 1.4 miliardi d persone porta ad un numero enorme. Spero tu non consideri i 2000 morti/milione dell’Italia quale solo rapporto significativo di una tragedia in corso, porterebbe a 2,8 milioni di morti solo in India…


  • ndr60

    Uno dei tanti miracoli della Covid19 è di avere azzerato le morti per altre cause in Italia (nel 2020-21 qualcuno è morto di tumore, infarto, ictus? Certo che no, sono tutti morti da virus sars cov-2). Un altro miracolo è che i media internazionali improvvisamente hanno scoperto che anche in India si muore, ovviamente di Covid19. Le morti per altre cause (specie nelle grandi città come Dheli, TBC e bronchite da inquinamento atmosferico sono endemiche) non contano, l’importante è vaccinarsi. Attendiamo con ansia l’annuncio che anche la morte per vecchiaia sia scomparsa, causa Covid19.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *