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Francia. Una padrona pianifica l’assassinio di un sindacalista

Una ricompensa di 80.000 euro, in quattro comode rate.

Non è un romanzo noir o una storia inquietante in una dittatura dall’altra parte del mondo. Succede in Francia, nel 2021.

Lei è un capo, si chiama Muriel, ed è a capo di un’azienda di plastica nella regione di Ain da quasi 30 anni. Muriel ha sipulato un contratto sulla testa di un dipendente “problematico”.

Lui è Hassan, è un membro della CGT, e ha manifestato nel 2018 a fianco dei Gilet Gialli della sua città. Hassan ha anche avuto la “maleducazione” di manifestare in difesa delle pensioni l’anno successivo. Per Muriel, la difesa delle sue condizioni di vita merita la pena di morte.

Muriel “il capo” ha appena ammesso di aver assoldato un sicario per uccidere il sindacalista. Aveva “paura che lui unisse altri impiegati intorno a sé e che si formassero dei sindacati“. Muriel aveva paura che la sua azienda perdesse il suo “spirito di famiglia“. Era quindi necessario uccidere.

Altrettanto spaventoso: si era avvicinata a una cellula criminale composta da massoni, poliziotti ed ex soldati. La cellula criminale è stata smantellata a gennaio all’interno di una loggia massonica. Aveva tranquillamente scambiato messaggi con il capo della rete criminale “durante i pasti e i fine settimana di sci“.

Il contratto sulla testa del sindacalista faceva parte di un “pacchetto” di formazione + audit + eliminazione. Il tutto è costato circa 80.000 euro, pagati in “quattro fatture”. Il braccio armato del gruppo criminale aveva già spiato il suo “obiettivo”, con sorveglianza e foto della casa e dell’auto del sindacalista.

Il caso è sconcertante. Rivela la ferocia della borghesia. Quando gli interessi di un capo sono minacciati, egli cerca di eliminare tutto ciò che potrebbe ostacolare i suoi profitti. A volte è disposta anche ad eliminare fisicamente.

Questo evento si inserisce in un contesto più generale di criminalizzazione di qualsiasi movimento sociale, di demonizzazione dei lavoratori in lotta, disprezzo del popolo e distruzione delle conquiste sociali.

Questa storia si unisce a quella del fascismo. Storicamente, i fascisti sono gruppi violenti reclutati dai padroni italiani negli anni ’20 per picchiare i lavoratori e spezzare violentemente i movimenti di sciopero.

Il fascismo è una forma radicalizzata di capitalismo padronale. Polizia, spie, corporazioni e omicidi su commissione: eccoci qui.

Infine, ricordiamo che una semplice camicia dell’amministratore delegato, strappata dai dipendenti di Air France qualche anno fa, aveva provocato settimane di grida indignate. Il minimo movimento di rabbia sociale viene denunciato dai media.

Ma questo progetto di assassinare un sindacalista passa con un’indifferenza agghiacciante…

* Fonte: Rtl

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