Menu

O Mare nero…. Volano colpi di avvertimento tra unità navali russe e britanniche

Nel Mar Nero è da tempo che si addensano tensioni, provocazioni e unità delle marine militari della Nato. Una motovedetta russa e un jet Su-24 ieri hanno sparato colpi di avvertimento contro un cacciatorpediniere britannico che navigava nel Mar Nero. La notizia viene goffamente smentita dal governo britannico ma confermata dalla BBC.

Già ad aprile gli Stati Uniti avevano comunicato che avrebbero inviato attraverso il Bosforo due navi da guerra – la Donald Cook e la Roosvelt – nel mar Nero. Ma poi la vicenda era rientrata.

A quel punto è stata la “servile Albione” a candidarsi a fare il lavoro sporco per gli Usa decidendo di inviare una propria unità navale – l’Hms Defender – nel Mar Nero.

La Russia aveva già fatto sapere di non gradire questa incursione del tutto immotivata. E così dalle parole si è passati ai fatti.

I colpi di avvertimento delle unità russe contro quella britannica è stato confermato dallo stesso ministero della Difesa di Mosca, sostenendo che la nave da guerra di Londra aveva violato le acquee territoriali russe. Questa circostanza viene però negata da Londra che ha anche smentito i colpi di avvertimento verso la propria unità navale. Londra, però, ha smentito l’episodio. “Nessun colpo di avvertimento è stato sparato verso l’Hms Defender”, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa britannico.

“L’Hms Defender si trovava sulla rotta più diretta e riconosciuta a livello internazionale tra l’Ucraina e la Georgia per delle esercitazioni di tiro vicino”, ha detto ai giornalisti un portavoce dell’ufficio. “Come sapete, il Regno Unito non riconosce la pretesa territoriale russa sulla Crimea e continuiamo ad aderire al diritto internazionale secondo cui l’annessione della Crimea è illegale”, ha aggiunto il portavoce britannico.

“La prossima volta che i partner britannici vogliono “entrare pacificamente” nelle acque territoriali russe è meglio che prima “bussino” ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando l’incidente.

Alla nave Hms Defender “è stato dato un avvertimento preliminare che armi sarebbero state usate se i confini della Federazione russa fossero stati violati. Non ha reagito all’avvertimento”, ha spiegato il ministero della Difesa russo, precisando che il cacciatorpediniere britannico Hms Defender ha lasciato le acque territoriali russe dopo che dei colpi sono stati sparati.

L’Agenzia Nova riferisce tra l’altro che la versione ufficiale britannica, è stata smentita dall’inviato della Bbc a bordo della stessa nave.

A bordo dell’Hms Defender, infatti era presente anche il giornalista della “Bbc”, Jonathan Beale, che fornisce una versione alternativa a quella britannica. “L’equipaggio era già ai posti di combattimento mentre si avvicinavano alla punta meridionale della Crimea occupata dai russi. I sistemi d’arma a bordo del cacciatorpediniere della Royal Navy erano già stati caricati. Questa sarebbe una mossa deliberata per lanciare un avvertimento alla Russia. L’Hms Defender stava per navigare entro il limite di 12 miglia delle acque territoriali della Crimea. Il capitano ha insistito che stava solo cercando un passaggio sicuro attraverso una rotta di navigazione riconosciuta a livello internazionale”, spiega Beale. “Due navi della guardia costiera russa che stavano seguendo la nave da guerra della Royal Navy, hanno cercato di costringerla a cambiare rotta. Ad un certo punto, una delle navi russe si è avvicinata a circa cento metri. Alla radio sono stati inoltrati avvisi sempre più ostili, tra cui uno che diceva ‘se non cambiate rotta, spariamo’. Abbiamo sentito alcuni spari in lontananza, ma abbiamo ritenuto che fossero ben fuori portata”, si legge ancora nel resoconto del giornalista della “Bbc” che confermerebbe quindi i colpi di avvertimento. Beale, spiega inoltre, che intorno al cacciatorpediniere britannico erano presenti più di 20 aerei militari russi, a conferma, quindi, della risposta delle unità militari russe a quello che è stato ritenuto un atto ostile.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *