Pochi giorni dopo l’ennesimo attacco contro il contingente militare francese in Mali, dodici soldati tedeschi della Missione militare dell’Onu in Mali (Minusma) sono rimasti feriti ieri mattina in un attacco suicida condotto contro una base nei pressi di Gao, nel Mali centrale. L’Europa e il mondo hanno scoperto così che in Mali ci sono anche soldati tedeschi oltre quelli francesi, italiani, cechi e di altri paesi europei. Alcuni sono integrati nella missione dell’Onu (Minusma) altri invece nella operazione “Takuba” sotto comando francese.
La Francia ha chiesto nei mesi scorsi alla Ue di coprire politicamente e materialmente il proprio intervento militare in Mali in corso da anni, un intervento che abbiamo ampiamente documentato sul nostro giornale. Ma la situazione in Mali è precipitata di recente con l’ennesimo colpo di stato che ha portato al potere una giunta militare non gradita da Parigi.
L’Italia da marzo ha inviato un proprio contingente militare con il pretesto ufficiale del contrasto ai gruppi jihadisti e al traffico di esseri umani sulle rotte dell’emigrazione verso il Mediterraneo e l’Europa. In realtà per dare copertura all’interventismo militare e neocoloniale francese. Parigi infatti nonostante non abbia più un accordo con il nuovo governo del Mali, non intende ritirare il proprio contingente militare dal paese.
Le Forze armate tedesche hanno confermato che tre dei feriti si trovano in condizioni “gravi”. In un altro attacco, avvenuto nel villaggio di Boni, sempre nel Mali centrale, sei soldati maliani sono stati uccisi e un altro è rimasto ferito. La postazione militare che occupavano è stata attaccata da più fronti.
I militari tedeschi coinvolti nell’attentato del mattino sono stati imbarcati su un aereo per Berlino dove riceveranno ulteriore assistenza medica. L’attacco ha visto l’esplosione di un’autobomba guidata da un attentatore suicida contro la base militare (dove c’è il contingente tedesco) di Al Moustarat ed ha provocato diversi feriti.
Fonti della sicurezza tedesca riferiscono che la missione Minusma ha stabilito ieri la base di Al Moustarat, situata nei pressi del villaggio di Ichagara, nel comune di Tarkint, con l’obiettivo di rimanervi il tempo necessario a garantire un’operazione di rimorchio di un veicolo della missione. L’ordigno è esploso al passaggio del convoglio. Anche un soldato belga è rimasto ferito nell’attacco, secondo una dichiarazione del ministero della Difesa belga.
La missione delle Nazioni Unite in Mali, nota come MINUSMA, ha dispiegato oltre 13.000 soldati per contrastare i gruppi jihadisti nel nord e nel centro del paese.
La missione MINUSMA ha registrato circa 230 vittime dal 2013, rendendola la più mortale delle di missioni delle Nazioni Unite.
La Germania contribuisce con a 1.100 soldati sia nella missione militare dell’Onu sia nell’Operazione Takuba. La maggior parte di loro ha sede a Gao.
Alla luce dell’escalation in corso nel paese, all’attività in crescita dei gruppi jihadisti ed ora anche in presenza dell’ostilità del nuovo governo del Mali verso la Francia e le truppe straniere (tra cui quelle italiane), si configura piuttosto nitidamente come il Mali possa trasformarsi in una sorta di Afghanistan per le ambizioni coloniali dell’Unione Europea in Africa.
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