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L’appello di Yurii Sheliazhenko, coraggioso leader del movimento pacifista ucraino

Yurii Sheliazhenko fa parte del direttivo della rete pacifista internazionale World Beyond War. Vive in Ucraina. È segretario esecutivo dell’Ukrainian Pacifist Movement e membro dell’Ufficio europeo per l’obiezione di coscienza.

Questo il suo appello.

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Viviamo in tempi difficili che richiedono coraggio per promuovere la pace. Quando nazioni vicine con una storia intrecciata cominciano a opprimersi, distruggersi e uccidersi a vicenda anno dopo anno, sul proprio territorio o invadendo il territorio del vicino…

Quando scrivi su Facebook che la Carta delle Nazioni Unite richiede la risoluzione pacifica di tutte le controversie e che, pertanto, il presidente Putin della Russia e il presidente Zelenskyy dell’Ucraina dovrebbero cessare il fuoco e avviare colloqui di pace – e ricevi commenti pieni di oscenità e maledizioni…

Quando viene proclamata la legge marziale e la mobilitazione totale e i fucili vengono consegnati a migliaia di persone appena reclutate e i selfie con i fucili diventano di tendenza sui social e nessuno sa chi e perché qualcuno improvvisamente spara in strada…

Quando anche i civili in un condominio si preparano ad accogliere il nemico con le molotov, lo raccomanda l’esercito, e cancellano dalla loro chat un vicino percepito come un traditore solo perché ha invitato la gente a stare attenta, a non bruciare la casa comune e a non permettere ai militari di usare i civili come scudo umano…

Quando suoni lontani di esplosioni dalle finestre si mescolano nella mente con messaggi di morte e distruzione, e odio, e sfiducia, e panico, e chiamate alle armi, a più spargimento di sangue per la sovranità…

è un’ora buia per l’umanità. Dobbiamo sopravvivere e superarla, e impedire che si ripeta. Il Movimento pacifista ucraino condanna tutte le azioni militari da parte della Russia e dell’Ucraina nel contesto dell’attuale conflitto. Condanniamo la mobilitazione militare e l’escalation dentro e fuori l’Ucraina, comprese le minacce di guerra nucleare.

Lanciamo un appello alla leadership di entrambi gli Stati e alle forze militari affinché facciano un passo indietro e si siedano davvero al tavolo dei negoziati. La pace in Ucraina e nel mondo può essere raggiunta solo in modo nonviolento. La guerra è un crimine contro l’umanità. Pertanto, siamo determinati a non sostenere alcun tipo di guerra e a lottare per la rimozione di tutte le cause di guerra. È difficile rimanere calmi e sani di mente ora, ma con il sostegno della società civile globale è più facile.

Purtroppo, anche i guerrafondai stanno spingendo la loro agenda in tutto il mondo. Chiedono più aiuti militari per l’Ucraina e sanzioni economiche distruttive contro la Russia. La Nato dovrebbe fare un passo indietro dal conflitto sull’Ucraina, aggravato dal suo sostegno allo sforzo bellico e dalle aspirazioni di adesione del governo ucraino all’Alleanza.

La Nato dovrebbe idealmente sciogliersi o trasformarsi in un’alleanza per il disarmo. L’Ucraina non dovrebbe schierarsi con nessuna grande potenza militare, che siano gli Stati Uniti, la Nato o la Russia. In altre parole, il nostro paese dovrebbe essere neutrale. Il governo ucraino dovrebbe smilitarizzare, abolire la coscrizione, risolvere pacificamente le dispute territoriali riguardanti Donbass e Crimea e contribuire allo sviluppo di una futura governance globale nonviolenta, invece di cercare di costruire uno Stato nazionale del 20° secolo armato fino ai denti.

Sarà più facile negoziare con la Russia e i separatisti se si condividerà la visione che l’Ucraina, il Donbass e la Crimea in futuro saranno insieme su un pianeta unito senza eserciti e confini. Anche se alle élite manca il coraggio intellettuale di guardare al futuro, la comprensione pragmatica dei benefici del mercato comune dovrebbe aprire la strada alla pace.

Tutti i conflitti dovrebbero essere risolti al tavolo dei negoziati, non sul campo di battaglia; il diritto internazionale lo richiede e non c’è altro modo plausibile per risolvere le controversie emergenti dai traumatici eventi del 2014 a Kiev, Crimea e Donbass, dopo otto anni di spargimento di sangue da parte delle forze ucraine e filorusse e con l’attuale tentativo militarista aggressivo russo di annullare quel cambio di regime in Ucraina.

Invece di affogare nella rabbia gli ultimi legami umani, abbiamo bisogno più che mai di preservare e rafforzare i luoghi di comunicazione e cooperazione tra tutte le persone sulla Terra, e ogni sforzo individuale di questo tipo ha un valore.

La nonviolenza è lo strumento più efficace e progressivo per la governance globale e la giustizia sociale e ambientale, rispetto alle illusioni sulla violenza sistemica e la guerra come panacea, soluzione miracolosa per tutti i problemi socio-economici.

L’Ucraina e la Russia non hanno forse sofferto abbastanza per capire che la violenza non funziona? Putin e Zelenskyy dovrebbero impegnarsi in colloqui di pace seriamente e in buona fede, come politici responsabili e rappresentanti dei loro popoli, sulla base di interessi pubblici comuni, invece di combattere per posizioni che si escludono a vicenda.”(appello rilanciato dall’agenzia Pressenza)

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9 Commenti


  • Carlo

    Però il governo Porocenko prima e quello di Zelewsky oggi ne hanno avuto di tempo per attuare gli accordi di Minsk I e Minsk II.
    Non so cosa facesse nel frattempo Yurii con la sua associazione, quello che so è che l’Occidente ha continuamente nascosto la testa sotto la sabbia. Dirò di più, durante questi otto anni di guerra la fantomatica OSCE, i cui membri erano tutti occidentali, chiudevano gli occhi sulle stragi perpetrate dall’esercito ucraino in Donbas e gli forniva continuamente le coordinate delle postazioni militari dei separatisti da colpire.


  • Gabriel Fidenti

    Parole sante, ma di fronte all‘invasione perdono ogni significato. É ovvio che tutti i paesi dovrebbero smilitarizzarsi, ma finché la Russia invade l‘Ucraina non é possibile.


  • Alfredo Di Donfrancesco

    LA TRATTATIVA E IL DISARMO È LA VERA E UNICA SOLUZIONE CHE CI RIMANE !!!
    Anche se è difficile da perseguire, è questa l’unica via che rimane all”intera umanità per scongiurare la definitiva catastrofe.
    Se ancora dobbiamo credere in qualcosa, che sia almeno una speranza di progresso e di pace, poi, se rimarrà solo una utopia, amen, vorrà dire che il genere umano non merita di sopravvivere (sigh).


  • Maria

    Non credo che le armi possano portare la pace. Anch’io credo che la Nato non abbia ragioni di esistere.
    Credo che dobbiamo capire che esiste una sola razza umana che abita un unico pianeta e deve farlo in pace.
    L’ucraina deve arrendersi e trattare al tavolo della pace, solo ad un tavolo avrà la solidarietà di tutto il mondo, non dando le armi ai civili ed impedendo agli uomini di che non vogliono combattere di lasciare il Paese


  • Vanna Trevisan

    Davvero questa è un ‘ora molto buia per l’umanità, e credo anch’io che occorrerebbe che Putin e Zelensky facessero un passo indietro …Faccio mio l’appello della attentissima Giuliana Martirani , con tutte le sue proposte di non violenza attiva, coraggiosa, creativa, Spero che il suo appello possa raggiungere tutti i nonviolenti del mondo


  • Vanna Trevisan

    Ho già scritto e inviato il mio commento. Spero che sia partito e arrivato Sono una nonna poco esperta in informatica…


  • Onibla

    In teoria Yuri ha ragione.
    Nella fattispecie un popolo invaso o si difende o scompare.
    Stalin ha annientato milioni di persone in Siberia (vedi “arcipelago gulag” di Solgenitzin)
    Putin è su quella strada.
    Se non ti ribelli sei morto.
    Se ti ribelli e combatti hai una qualche possibilità di sopravvivere.
    La vergogna del cosiddetto Occidente è che per paura della guerra si lascia sterminare un popolo.
    Quando alla TV riportano che una persona è stata oggetto di violenza e nessuno dei passanti le ha dato aiuto, tutti ci indignamo…
    E per la Ucraina, cosa facciamo ???


    • Redazione Roma

      Quando combattono uno scorpione e un serpente viene difficile


  • Antonia Sani

    Non è facile sospendere quella che per gli ukraini non è una,guerra ma,un’autodifesa finché continueranno a,essere attaccati dai confratelli russi.. .

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