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Lula. “Incoraggiare Zelenski non porterà alla pace”

Il candidato presidente del Brasile, Luis Ignacio da Silva, conosciuto come Lula, ha rilasciato una intervista al settimanale statunitense “Time”. Commentando la guerra in corso in Ucraina, Lula – in testa nei sondaggi – avanza una analisi che darà più di qualche dispiacere al blocco guerrafondaio Usa/Nato/Ue.

Lula, lancerà ufficialmente la sua campagna il 7 maggio, promettendo di riportare il Brasile ai risultati della sua presidenza 2003-2010, che ha ottenuto un 83% di approvazione.

Questo significherebbe rianimare un’economia in difficoltà, salvare una democrazia minacciata e guarire una nazione sfregiata dal secondo maggior numero di morti al mondo per il COVID-19 e da due anni di caotica cattiva gestione della pandemia.

Nei sondaggi Lula è al 45% rispetto al 31% di Bolsonaro, ma il divario secondo alcuni sondaggi si sta riducendo.

Nell’intervista rilasciata a Ciara Nugent lo scorso marzo, il giudizio di Lula sul presidente ucraino Zelenski è tutt’altro che lusinghiero. “Piuttosto che presidiare le televisioni, come fosse parte di uno spettacolo, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenksy, dovrebbe sedere al tavolo negoziale, lavorando a una pace che non potrà essere raggiunta se si continua ad alimentare l’odio verso il presidente russo, Vladimir Putin”.

Nell’intervista concessa al settimanale statunitense Time, Lula ha precisato che: “Non conosco il presidente dell’Ucraina, ma il suo comportamento è un po’ strano”.

Il leader ucraino “sembra sia parte di uno spettacolo. È in televisione la mattina, il pomeriggio e la sera. È al parlamento britannico, al parlamento tedesco, al parlamento francese e al parlamento italiano, come se fosse impegnato in una campagna elettorale”, ha sottolineato Lula, secondo cui Zelensky “dovrebbe sedere al tavolo negoziale”. Il leader ucraino “voleva la guerra. Se non l’avesse voluta avrebbe dovuto negoziare di più”, ha aggiunto Lula.

L’ex presidente, pronto a candidarsi alla successione di Jair Bolsonaro, ha quindi ricordato di aver “criticato Putin” a marzo, definendo “un errore” l’invasione. “Ma non credo che ci sia qualcuno che stia cercando di aiutare a creare la pace. Le persone stanno fomentando l’odio contro Putin”, un atteggiamento che “non risolverà” la crisi.

“Dobbiamo raggiungere un accordo”, ha detto Lula secondo cui, Zelensky (definito “questo ragazzo”) se incoraggiato continuerà a sentirsi il migliore. Per il leader brasiliano “avremmo dovuto portare avanti una discussione seria” e dire a Zelensky: “Ok, sei stato un buon attore, ma non dobbiamo fare la guerra per farti apparire in tv”.

Per poi rivolgersi al capo del Cremlino: “Hai molte armi, ma non hai bisogno di usarle in Ucraina”, ha aggiunto. “Zelensky è responsabile della guerra tanto quanto lo è Putin”, ha sottolineato.

Putin non avrebbe dovuto invadere l’Ucraina. Ma la colpa non è solo di Putin, la colpa è degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Qual è il motivo dell’invasione dell’Ucraina? È la Nato? Gli Stati Uniti e l’Europa avrebbero potuto dire l’Ucraina non aderirà alla Nato e il problema sarebbe stato risolto. L’altra possibilità era l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Gli europei avrebbero potuto risolvere la questione e dire non è il momento per l’Ucraina di entrare nell’Unione europea, aspettiamo”, ha affermato Lula.

“Saddam Hussein era colpevole quanto Bush. Perché Saddam Hussein avrebbe potuto dire puoi venire qui a trovarci e ti dimostrerò che non ho armi. Continuava a mentire alla sua gente. Ora, questo presidente dell’Ucraina avrebbe potuto dire senti, parliamo più tardi di questo affare della Nato e di questo affare dell’Europa”, ha affermato Lula nell’intervista.

Fonti: Time, Agenzia Nova

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