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A Severodonetsk i civili cominciano ad uscire dalla fabbrica assediata

I civili rinchiusi nello stabilimento chimico di Azot a Severodonetsk avrebbero iniziato a lasciare il complesso industriale. Lo riporta l’agenzia Tass, citando l’ambasciatore della Repubblica popolare di Lugansk in Russia Rodion Miroshnik. Nello stabilimento si stima si fossero rifugiati circa 500 civili, oltre a 300-400 militari ucraini.

Secondo il governatore ucraino Haidai “Azot non è bloccata. Sono in corso combattimenti nelle strade vicino all’impianto”, ha scritto il governatore. Diversamente le forze armate russe e repubblicane sostengono che stanno già bloccando l’impianto di Azot, dove sembra che si cerchi di ripetere la strategia già seguita con l’acciaieria Azovstal a Mariupol, che poi ha ceduto.

Il governatore ucraino ha anche aggiunto che le truppe russe intensificheranno i loro attacchi per prendere la città tra oggi e domani.

Le forze armate russe  è probabile che acquisiscano il controllo dell’intera regione del Luhansk in Ucraina nel giro di poche settimane. Lo afferma un funzionario della Difesa americana, citato dal Washington Post. Le città di Severodonetsk e Lysychansk sono già sotto forte pressione e potrebbero cadere sotto il peso delle forze russe in una settimana, riferisce il funzionario.

Lo stato maggiore dell’esercito ucraino ha affermato che i soldati ucraini hanno respinto l’esercito di Mosca vicino a Vrubivka, Mykolaiv e Vassylivka.

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Il quotidiano britannico The Times ha pubblicato alcuni giorni fa una intervista ad un mercenario britannico. Si tratta di Matthew Robinson, che addestra le truppe del regime di Kiev in Ucraina, il quale  ha parlato dei problemi che affiggono l’esercito ucraino. Secondo Robinson le forze di Kiev stanno subendo gravi perdite. Fino a un terzo dei militari addestrati da Robinson è morto. Il loro numero è salito a 1000. I dati annunciati da Zelensky sulla morte di 60-100 soldati ucraini al giorno sono sottostimati. Inoltre le truppe ucraine non ricevono aiuti sufficienti da Stati Uniti, Regno Unito e altri Paesi occidentali; non ci sono le necessarie consegne di veicoli blindati e Humvee; le forze armate ucraine hanno una carenza di protezioni personali, soprattutto occhiali anti-frammentazione, che aumentano le perdite; c’è una carenza di kit di pronto soccorso.

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Un attacco missilistico russo è avvenuto questa notte nella regione di Ternopil, nell’Ovest dell’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia ucraina Ukrinfom citando Volodymyr Trush, capo dell’amministrazione statale regionale. Trush ha aggiunto che il missile ha colpito una conduttura di gas, subito disattivata. Secondo il ministero della Difesa russo, le forze armate hanno distrutto, utilizzando missili da crociera Kalibr, un grande magazzino che conteneva sistemi anticarro e antiaerei portatili forniti a Kiev da Stati Uniti e dai Paesi Ue.

 

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