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Brasile. Lula visita i palazzi assaltati dai bolsonaristi. Saltano le prime teste

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha visitato ieri sera il Palazzo Planalto nella capitale Brasilia, il Congresso e la Corte Suprema Federale per valutare l’entità dei danni causati dai sostenitori di Jair Bolsonaro.

I media locali hanno riferito che prima dell’arrivo di Lula da Silva nella capitale brasiliana, la sede del governo e il Tribunale suprema sono stati sottoposti a perquisizione da parte di una squadra anti-bomba della polizia federale.

Entrambi gli edifici hanno subito danni significativi dopo l’invasione dei sostenitori dell’estrema destra, sconfitti alle elezioni presidenziali di ottobre. Il presidente eletto Lula da Silva ha decretato la massima sicurezza del Distretto Federale di Brasilia fino al 31 gennaio, vista la situazione che la capitale del Paese ha vissuto per quasi quattro ore.

Le forze di sicurezza brasiliane in serata avevano ripreso il controllo del Palazzo del Planalto e del Congresso nazionale dopo aver messo in sicurezza il Tribunale federale. I bolsonaristi arrestati sono circa 300.

Il magistrato della Corte Suprema Federale (STF) del Brasile, Alexandre de Moraes, ha deciso di sospendere il governatore del Distretto Federale di Brasilia, Ibaneis Rocha, per 90 giorni, dopo le violente manifestazioni compiute dai sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro.

Secondo il giudice Moraes, il governatore Ibaneis Rocha era a conoscenza dei preparativi per le azioni violente, poiché eventi di questa natura potevano verificarsi solo con il consenso e l’effettiva partecipazione delle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza a Brasilia.

“Assolutamente nulla giustifica l’omissione e la cospirazione del Segretario della Pubblica Sicurezza e del Governatore del Distretto Federale con criminali che in precedenza avevano annunciato che avrebbero commesso atti violenti contro i poteri costituiti”, ha scritto il ministro

Sabato decine di autobus di miliziani bolsonaristi sono arrivati nel Distretto Federale per partecipare al colpo di stato. Il quotidiano Estado de S. Paulo ha stimato il numero di 100 autobus e di circa 3.900 persone.

I sostenitori dell’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, hanno invaso così il Congresso, la Corte Suprema e il Palazzo presidenziale di Brasilia domenica pomeriggio.

Il presidente del Partito dei Lavoratori del Brasile, Gleisi Hoffmann, ha denunciato che quanto accaduto oggi a Brasilia “non è un movimento di massa, né è spontaneo”. Questi atti di violenza sono stati organizzati da “banditi, che hanno interessi molto chiari: estrazione mineraria illegale, accaparramento di terre, rilascio di armi, milizie e altre cose, tutte benedette da Bolsonaro”, ha detto Hoffmann.

Il Ministro della Giustizia Flávio Dino ha rilasciato una dichiarazione sul suo profilo Twitter in merito all’invasione dei golpisti nella Esplanada dos Ministérios e nel Congresso Nazionale. Ha sottolineato che il tentativo di imporre la “volontà con la forza” non prevarrà.

“Questo assurdo tentativo di imporre la volontà con la forza non prevarrà. Il Governo del Distretto Federale dice che ci saranno rinforzi. E le forze che abbiamo agiscono. Sono nella sede del Segretariato di Giustizia”, ha scritto Dino.

In precedenza, il ministro Flávio Dino aveva già autorizzato l’uso della Forza Nazionale per la sicurezza della capitale federale di fronte alla minaccia di azioni violente da parte dei bolsonaristi.

“Oltre a tutte le forze federali disponibili a Brasilia, e al ruolo costituzionale del Governo del Distretto Federale, nei prossimi giorni avremo l’aiuto della Forza Nazionale. Ho firmato un’ordinanza che autorizza l’azione, di fronte alle minacce alla democrazia”, ha scritto il ministro su Twitter.

Vedi anche:

Brasile. La reazione non fermerà la forza del cambiamento

I fan di Bolsonaro assaltano il Parlamento

 

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3 Commenti


  • Giovanni

    Il bandito Bolsonaro, sostenuto da zio Sam, vuol ripetere il golpe, com’ e’ avvenuto con Dilma.
    E la nostra diplomazia asservita tace in silenzio tombale, tutta presa dal sostenere Zelensky e i suoi ascari.
    E il PD??…. Non Pervenuto


  • Furio

    Armi agli operai. creare milizie popolari come in Venezuela e Cuba, da sempre. morte al fascismo capitalista!!!!


    • Redazione Contropiano

      Con gli slogan non si va lontano…

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