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Dilaga la rabbia dell’Africa contro l’Occidente

Nella capitale del Burkina Faso migliaia di persone sono scese in piazza per dire “no” all’imperialismo e per sostenere la transizione guidata dal capitano Ibrahim Traoré. Secondo quanto riferisce l’emittente “Rfi”, i manifestanti scesi in piazza a Ouagadogu hanno esposto cartelli con su scritto “liberi dalla Francia”, “no all’imperialismo” e “abbasso gli accordi militari tra Burkina e Francia” ma anche qualche bandiera russa.

I manifestanti si sono recati in corteo al campo militare di Kamboinsin, dove erano di stanza le forze speciali francesi dell’operazione Saber, chiedendo la partenza entro il 28 marzo del resto dei militari di Parigi ancora presenti nel Paese. I soldati francesi della task force Sabre hanno dichiarato ufficialmente concluse le loro operazioni in Burkina Faso lo scorso 18 febbraio.

La scorsa settimana il governo di transizione del Burkina Faso ha chiesto la partenza definitiva di tutto il personale militare francese ancora presente nel Paese. Con una nota, il ministero degli Affari esteri ha denunciato l’accordo di “assistenza tecnica militare” firmato con la Francia nel 1961, concedendo a Parigi un mese di tempo per “la partenza definitiva di tutto il personale militare francese in servizio”.

Dal 24 aprile 1961, data della firma dell’accordo di assistenza tecnica militare indicato nel documento, i militari francesi sono presenti nei settori della difesa, della sicurezza e persino della protezione civile in Burkina Faso. Concretamente, questo accordo si traduce in sostegno finanziario e materiale e addestramento occasionale per l’esercito burkinabè. La messa in discussione di questo accordo arriva in un contesto di sicurezza estremamente teso.

Ma quello in Burkina Faso non è l’unico serio guaio nella crisi del controllo coloniale francese e occidentale sull’Africa. Anche in altri paesi africani i toni stanno cambiando significativamente.

Le Monde riferisce che il presidente centrafricano Faustin-Archange Touadéra domenica scorsa in visita a Doha, si è scagliato contro gli occidentali, accusandoli di “alimentare l’instabilità politica” per saccheggiare le ricchezze del Paese e impedirne lo sviluppo. In occasione del vertice dei Paesi meno sviluppati (LDC) sponsorizzato dalle Nazioni Unite a Doha, il capo di Stato ha affermato che il suo Paese è “vittima di obiettivi geostrategici legati alle sue risorse naturali”.

“La Repubblica Centrafricana è stata sottoposta, fin dalla sua indipendenza, a un saccheggio sistematico facilitato dall’instabilità politica mantenuta da alcuni Paesi occidentali” e da “gruppi terroristici armati i cui leader sono mercenari stranieri”, ha denunciato. I “ricorrenti attacchi” di questi gruppi mirano a “rendere il Paese ingovernabile, per impedire allo Stato di esercitare il suo diritto di sovranità sulle riserve naturali e il suo legittimo diritto all’autodeterminazione”.

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7 Commenti


  • Pietro Paolo Buonocore

    Aiutiamoli a casa loro! L’ultimo ingannevole slogan inventato dalla destra italiana, per conto di tutto l’occidente, per perpetuare la supremazia di quest’ultimo nei confronti dei Paesi oppressi del terzo e quarto mondo. L’unico aiuto che questi Paesi chiedono è, con ogni evidenza, di essere lasciati in pace. Dubito che qualcuno, tra gli interessati, lo capirà mai.


  • Cristiano Colombo Bolla

    si può dire : finalmente. l’ ingerenza occidentale in Africa NON ha portato libertà, sviluppo, benessere, lavoro. w quindi la Cina e la Russia, se il loro ingresso in Africa può portare un miglioramento che noi non siamo stati capaci di portare


  • Gennaro Rivellini

    la Cina e la Russia….che risate…la Russia che ha colonozzato intere nazioni africane….angola…etipia e ora agli imperialisti Fascisti Russi diventano mammette….si rilegga la storia dell imperialismo russo in africa
    quanto alla Cina stenderei un velo pietoso….stanno depredando il suolo africano e se lo stanno pure comprando…..altri verginelle disinteressate…..Terra di Africa perdonali e difenditi dai nuovi padroni


    • Redazione Roma

      Il problema è che le popolazioni africane hanno buona memoria sulle eredità peggiori del colonialismo occidentale. Incluso in Etiopia o Angola. Ragione per cui al momento si fidano più della Cina o della Russia che degli europei o degli USA. Forse qualcosa dovrebbe rileggerlo lei…e prendere atto dei cambiamenti


  • Cristina

    …poveri paesi…passaggio da sfruttatori ad altri nuovi sfruttatori, che certamente non hanno a cuore il loro benessere, come gli altri…spero che ce la possano fare a liberarsi di questa gentaglia senza scrupoli….


  • Mario M.

    Caro Gennarino Rivellino.
    Prima di metterti a scrivere qualcosa, che altre persone possono leggere cerca di recuperare almeno un minimo di documentazionr storica.
    Tu nel tuo pietoso e sgrammaticato commento hai scritto che l’Africa è sempre stato un continente colonizzato dalla Russia.
    A supporto del tuo acculturato commento storico citi due nazioni africane che sono l:Etiopia e l’Angola, le quali sarebbero state due Ex colonie russe.
    Ma in che modo vivi, hai fatto “almeno” le scuole elementari? Per tua informazione l’Etiopia è stata una colonia italiana dagli anni trenta del secolo scorso fino ai primi anni quaranta, mentre l’Angola era una colonia portoghese fino ai primi anni settanta del secolo scorso.
    Guarda che non basta leggere il fumetto di “Paperino” se vuoi presentarti come “Professore”
    per acculturare i lettori di “Contropiano”.
    Quindi se vuoi evitare altre pietose brutte figure, magari leggi, ma evita di metterti a scrivere su argomenti che per te sono totalmente sconosciuti. Credi a me, ne guadagneresti in credibilità.


  • Maurizio

    Gennarino cervellino, tu devi avere fatto scuole alte, forse la tua scuola era al quinto piano, chiamare fascisti i Russi occorre coraggio, l Etiopia una colonia russa, spari stupidaggini senza senso, la Russia al momento sta combattendo contro i nazisti ucraini, tutti sanno ma fanno finta di niente, mandano armi all’Ucraina e finanziamenti, senza un filo di vergogna

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