Sabato pomeriggio a Piazza Esquilino a Roma si è tenuto un Sit-in per ricordare la Nakba palestinese nel 1948, l’inizio della pulizia etnica israeliana in Palestina. Molti gli interventi in piazza di rappresentanti palestinesi e di altre comunità arabe, di attivisti solidali e di forze politiche italiane. La manifestazione ha condannato i bombardamenti israeliani su Gaza di questi giorni.
Nella Striscia di Gaza in vigore dalle 21 italiane di sabato un fragile cessate il fuoco mediato dall’Egitto tra Israele e le organizzazioni palestinesi. Nella serata di ieri sono comunque proseguiti i lanci di razzi da Gaza contro Israele, così come i bombardamenti israeliani delle postazioni della Jihad islamica.
La Jihad islamica ha smentito però le notizie riportate dai media su una presunta tregua con l’esercito o la sicurezza “israeliana”.
Al contrario, i funzionari israeliani parlano con preoccupazione dei preparativi a Gaza per lanciare un grande attacco missilistico questo fine settimana, ha confermato il corrispondente di Al Mayadeen nella regione.
Anche il coordinamento delle organizzazioni della resistenza palestinese ha confermato, in un comunicato, la volontà di continuare a combattere finché il governo “israeliano” non si impegnerà a fermare le uccisioni a Gaza.
In risposta all’aggressione sionista iniziata nelle prime ore di martedì mattina contro la Striscia di Gaza, la resistenza palestinese ha lanciato un’operazione di risposta sotto il nome di “Vendetta dei liberi”.
Secondo l’ultimo bilancio disponibile, almeno 33 palestinesi, incluse donne e bambini familiari dei leader della Jihad islamica uccisi, sono morti nelle operazioni militari israeliane. L’ultimo bilancio delle vittime israeliane del lancio di razzi palestinesi, invece, è di due morti, tra questi un operaio palestinese di Gaza di 35 anni che lavorava nel sud di Israele.
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