Un rapporto su un presunto “ultimatum” del consiglio esecutivo di Die Linke al membro del parlamento Sahra Wagenknecht ha causato lunedi ulteriori tensioni nel partito in difficoltà.
Il Taz (Tageszeitung, giornale della sinistra radical chic tedesca, ndr) ha riferito che la direzione del partito ha incontrato la direzione del gruppo parlamentare e Sara Wagenknecht il 25 maggio. Alla Wagenknecht è stato dato un ultimatum per dichiarare entro il 9 giugno se voleva rimanere o meno nel partito.
Il capo del partito Martin Schirdewan voleva solo confermare lunedì che c’era stata una conversazione con Wagenknecht. Poiché era stata concordata la riservatezza, non poteva dire nulla sul contenuto. Anche il leader della fazione Dietmar Bartsch ha confermato la conversazione, ma ha negato a Deutschlandfunk che ci fosse stato un ultimatum. “Non ci possono essere dubbi” su questo.
Secondo il Taz, il consiglio, che si riunirà nel fine settimana, vuole decidere i prossimi passi sulla base dell’eventuale riscontro di Wagenknecht. Se ciò è previsto, l’esecutivo del partito continuerà ad agire in modo affidabile secondo il copione dell’ala destra del partito.
La “Rete della sinistra progressista” aveva presentato solo nel fine settimana una mozione al congresso del partito, in cui all’esecutivo viene chiesto di “prendere decisioni” e presunti sforzi per fondare un partito concorrente a cui «opporsi risolutamente e senza compromessi».
Sara Wagenknecht non ha commentato l'”ultimatum”. Il membro del Bundestag di Bochum, Christian Leye, si è espresso criticando la leadership del partito.
In una situazione di crisi, con un governo “semaforo logoro” (la coalizione di governo tra Spd, Verdi e Liberali, ndr) e un AfD al 19 per cento, “l’opposizione di sinistra affonderebbe a un misero 4-5 per cento“.
Leye ha chiesto perché il consiglio non stesse lavorando a una “offerta politica” che “raggiungesse e convincesse nuovamente gli elettori“. Invece, la dirigenza del partito sta discutendo di ultimatum al personaggio politico più popolare della sinistra.
*da Junge Welt
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Romario
Ma quando ci decideremo a buttare a mare sedicenti “progressisti”, arancioni e paccottiglia che guarda al centrosinistra e tornare sulla scena con le bandiere rosse con falce e martello?
Gianfranco
BRAVO sig. Romario! Me lo sto chiedendo anche io