Il vento del cambiamento si allarga in Centroamerica. Bernardo Arévalo, candidato del movimento “Semilla” sarà il nuovo presidente del Guatemala. Il candidato progressista, quando sono stati scrutinati oltre il 99% dei voti, ha raccolto il 58% delle preferenze, mentre la sua rivale, la conservatrice Sandra Torres, si è fermata al 37%. La vittoria al ballottaggio arriva dopo l’esito del primo turno svoltosi il 25 giugno scorso.
“Faremo un governo che si prenda cura di tutte le persone, nonostante le differenze – ha dichiarato Arévalo – Tutti noi condividiamo l’amore per il Guatemala, questo è ciò per cui abbiamo lavorato, continueremo a costruire una nuova primavera”
La affermazione di Bernardo Arevalo ha destato preoccupazione tra le élite economiche e politiche del Paese che avevano già provato a contrastarne l’ascesa politica scatenandogli contro una delle magistrature più corrotte del centroamerica. Il 12 luglio un giudice aveva ordinato la sospensione del suo partito ‘Semilla’ per presunte irregolarità nella sua formazione nel 2017. La Corte costituzionale ha sospeso questa decisione.
Arévalo aveva definito la sospensione del suo partito come un “colpo di stato tecnico” e aveva presentato ricorso alla Corte Costituzionale, che aveva annullato provvisoriamente la sospensione del partito, garantendo quindi la partecipazione di Arévalo al ballottaggio.
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