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La nuova alba dei popoli africani

Si è tenuto domenica a Roma il convegno “La nuova alba dei popoli africani e la Rivoluzione in Occidente”, in una partecipata sala del Cinema Aquila.

Diversi e molto eterogenei tra loro gli spunti di riflessione dei vari interventi, a cominciare da quelli registrati di due compagni africani, Augusta Epanya e Amzat Boukari-Yabari, che hanno sottolineato gli strumenti con cui l’imperialismo francese ha soggiogato l’intero continente per decenni dopo l’indipendenza dei vari paesi e le possibilità organizzative e rivoluzionarie che i popoli africani possono darsi per rompere la gabbia imperialista.

Su questa scia, Gando Diallo ha evidenziato tutte le contraddizioni che i giovani africani vivono sulla propria pelle e che li costringono ad emigrare.

A fare da specchio al suo intervento, quello di Cambiare Rotta, che sottolinea le condizioni di vita dei giovani migranti e delle cosiddette seconde generazioni nelle grandi metropoli italiane, e di Stefano De Angelis, che evidenza la forza della sindacalizzazione tra i migranti costretti a lavorare come braccianti nel Sud Italia.

Sulla forza che danno le lotte di liberazione africane al movimento comunista europeo odierno è intervenuto, tramite un discorso letto dalla nostra compagna Anita, Charles Hoareau, dell’Association Nationale des Communistes, ripreso anche in parte dal nostro compagno Giacomo Marchetti, che ha anche sottolineato l’inciampo fatto sull’immigrazione fatto da altre formazioni comuniste “nostrane” e la posizione della nostra organizzazione, che, partendo da un punto di vista giovanile, riusciva a unire gli interessi dei giovani italiani che lasciavano il paese nel periodo post-crisi e quelli africani costretti ad arrivare nello stesso periodo.

Solidarietà internazionale è arrivata dal compagno palestinese Bassam Saleh e da quello ecuadoriano Gabriel.

Qui di seguito invece le registrazioni video pubblicate su Contropiano video

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