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Gaza. L’Onu vota risoluzione per il cessate il fuoco. L’Italia si astiene. Duri combattimenti a Gaza

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione che sollecita una cessazione immediata delle ostilità nella Striscia di Gaza.

La risoluzione è stata sostenuta da 153 Paesi, che hanno assunto una posizione opposta a quella assunta dagli Stati Uniti, contrari a un cessate il fuoco. Contro la risoluzione hanno votato solo dieci Paesi, mentre 23 si sono astenuti. Tra i dieci paesi che hanno votato contro sono Stati Uniti, Israele, Austria, Micronesia, Tonga, Nauru, Paraguay, Papua. L’Italia si è astenuta come la Germania, mentre la Francia ha votato a favore.

Il voto dell’Assemblea Generale, significativo sul piano politico, contrariamente alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, non è vincolante. Emblematica la bocciatura dei due emendamenti proposti dall’Austria e da Washington, che non hanno raggiunto la maggioranza richiesta di due terzi. 

La scorsa settimana, al Consiglio di sicurezza gli Stati Uniti hanno opposto praticamente da soli il veto a una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, che era stata approvata dalla maggioranza dei 15 membri del consesso.

La breve risoluzione approvata ieri dall’Assemblea generale chiede un cessate il fuoco, il rispetto da parte di tutte le parti del diritto internazionale e l’accesso umanitario agli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, nonché il loro rilascio “immediato e incondizionato”.

Israele allaga i tunnel di Gaza. Biden balbetta

I militari israeliani hanno iniziato ad allagare parte della rete di gallerie a Gaza, utilizzando acqua marina. Lo riferisce l’emittente televisiva “Cnn”, secondo cui Israele ha informato gli Usa dell’avvio di tali operazioni. Anche in questa occasione il presidente Biden ha balbettato: “Per quanto riguarda l’allagamento dei tunnel, non sono nelle condizioni… Beh, ci sono affermazioni secondo cui sono piuttosto sicuri che non ci siano ostaggi in nessuno di questi tunnel, ma non lo so per certo”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca, aggiungendo: “Non so dirlo, ma in ogni caso ogni morte civile è assolutamente una tragedia”.

Le immagini satellitari analizzate da varie testate giornalistiche, tra cui NBC News, hanno mostrato enormi condutture d’acqua che iniziano nel Mar Mediterraneo e terminano in varie parti della costa della Striscia di Gaza.

La notizia dell’allagamento dei tunnel ha destato preoccupazione tra i familiari per la sorte degli oltre 100 ostaggi israeliani probabilmente nascosti proprio nella vasta rete di gallerie scavata per anni nel territorio dell’enclave palestinese. Una conferma in più che la sorte degli ostaggi non rientra tra le priorità dell’operazione militare israeliana a Gaza.

Il direttore di Palestine Chronicle, Ramzy Baroud, ha commentato come “l’allagamento di alcuni dei tunnel è di per sé, per quanto crudele, un atto di disperazione, semplicemente perché si basa sull’errata comprensione che le reti di tunnel siano collegate in modo tale che l’allagamento di un tunnel a Beit Layha, nel nord, ne inonderebbe in qualche modo un altro a Rafah. nel sud”.

“Affinché Israele riesca ad allagare i tunnel, dovrebbe prima stabilire il pieno controllo su Gaza, identificare la posizione di tutti i tunnel e iniziare il processo di pompaggio lento dell’acqua di mare, che richiederebbe mesi”, ha detto Baroud, “un tempo che Israele non ha considerando le sue pesanti perdite dovute alla dura resistenza a Gaza”.

I combattimenti in corso a Gaza. In una imboscata uccisi nove soldati e un alto ufficiale israeliano

Le Brigate Qassam, il braccio militare del movimento Hamas, confermano di aver colpito un carro armato israeliano nell’area di Ma’an, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza e di essersi scontrate con i militari israeliani a ovest del campo profughi di Jabalya, a Birket Abu Rashid e ad Al Qarara a est di Khan Younis. Alcuni blindati israeliani sarebbero stati colpiti nel quartiere di Shuja’iya. Anche le Brigate Al Quds, braccio militare della Jihad Islamica, affermano di essere impegnate nei combattimenti.

Il Times of Israel riferisce che in una imboscata dei combattenti palestinesi a Shuja’iya sono stati uccisi dieci militari israeliani della Brigata Golani, tra cui un alto ufficiale: il colonnello Itzhak Ben Basat, 44 anni, capo della squadra del comandante della brigata Golani.

Secondo Al Jazeera 38 soldati israeliani sono stati trasferiti per essere curati dopo essere stati feriti nelle battaglie di Gaza nelle ultime 24 ore.

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