Non so se conviene parlare del riferimento fatto da Osama Hamdan, il senior leader di Hamas, alle forze del regime israeliano che amano uccidere bambini o ad altri aspetti di questa guerra. Ma cominciamo col primo, che è piuttosto raccapricciante e piuttosto scioccante.
Perché pensi che i soldati israeliani si comportino in questo modo, a meno che non ricevano ordini precisi di uccidere i bambini? Ma, d’altra parte, non pensi faccia parte della loro psiche, per come vengono addestrati nell’esercito?
Sì, l’esercito israeliano è noto per prendere di mira e uccidere deliberatamente i bambini. Chris Hedges ne aveva scritto nel suo famoso articolo “A Gaza Diary” di circa 15 anni fa, forse 20.
E ha raccontato di essere già stato in zone di guerra, e di avere quindi già assistito ad atrocità in precedenza, ma solo quando è andato a Gaza, ha visto soldati israeliani urlare insulti osceni attraverso i loro megafoni per attirare i bambini palestinesi nel raggio di mira delle loro armi, per poterli usare come bersagli di tiro a segno.
E ha assistito a ciò che è accaduto a diversi bambini palestinesi. È qualcosa di ordinario.
Il tiro a segno contro i bambini viene regolarmente praticato dalle forze di difesa israeliane. E non subiscono mai alcuna sanzione. Come se fosse aperta la stagione di caccia ai bambini palestinesi.
Le forze di difesa israeliane distribuiscono magliette con la scritta “un colpo, due uccisioni” che raffigura una donna palestinese incinta con un bersaglio disegnato sulla pancia.
Sono orgogliosi di uccidere bambini. Ayelet Shaked, ex ministro della Giustizia, è nota per aver invocato l’omicidio di massa dei bambini palestinesi. Li chiama “piccoli serpenti”. E ha detto che Israele dovrebbe uccidere anche le madri.
Quindi c’è qualcosa di profondo nella psiche israeliana che è contorto, mentalmente malato. Odiano i bambini palestinesi e vogliono ucciderli.
Nell’attuale guerra a Gaza ci sono reportage occidentali mainstream che attestano il fatto che i soldati israeliani sono stati attirati in imboscate da parte dei combattenti della resistenza che trasmettevano suoni registrati di bambini.
Gli Israeliani adorano uccidere i bambini palestinesi, ed è per questo che cadono nelle imboscate. E l’esercito israeliano lo ha persino ammesso. Quindi questi sono assassini di bambini, psicotici e genocidi. E sono terroristi.
La parte palestinese sta calcolando razionalmente un’operazione militare e sta cercando di negoziare diplomaticamente una soluzione.
La parte israeliana è semplicemente psicotica e genocida e vuole sterminare Amalek, come ha detto Netanyahu, riferendosi alla Bibbia ebraica che ordina lo sterminio completo di ogni uomo, donna, bambino e persino animale.
Quindi c’è qualcosa di profondamente sbagliato nella psiche israeliana.
Se guardiamo al futuro, quindi, che cosa ci appare? Sentiamo parlare delle perdite che le forze del regime israeliano stanno subendo sul campo, ma non sono tali da costringerli ad alzare bandiera bianca. Quindi stiamo assistendo a una guerra di attrito? Durerà ancora molto tempo questa guerra genocida?
È solo questione di quanto tempo il mondo sopporterà il genocidio. E più si aspetta, peggio apparirà agli occhi della storia.
Non ho idea di quando la proverbiale goccia farà traboccare il vaso e le forze rilevanti nel mondo si sposteranno tanto, che i sionisti sentiranno di non avere altra scelta che fermare il genocidio.
Potrebbe essere una combinazione di cose: pressioni da parte delle forze Ansarullah dello Yemen, che hanno eroicamente preso di mira le navi israeliane e imposto il proprio blocco agli Israeliani, che ovviamente stanno imponendo essi stessi un blocco genocida su cibo, acqua, medicine e carburante a Gaza.
Quindi questo è il fattore più importante che preoccupa gli USA riguardo alla possibilità di una guerra più ampia.
Naturalmente Netanyahu vuole una guerra più ampia, perché tutta la sua carriera politica, e forse il suo restare fuori di prigione, dipende dal suo continuare la guerra e dal vedere quanto ancora riuscirà a farla franca, nonostante questi omicidi di massa di civili.
Le forze della resistenza sono state brave a gestire la situazione per evitare un’escalation che potrebbe portare a qualcosa di assolutamente disastroso per la regione. A questo punto lo Yemen è l’unico paese che esercita pressioni significative sugli Stati Uniti affinché pongano fine a questo genocidio.
* redattore di Veterans Today. Da Osservatorio internazionale per i diritti.
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Pasquale
Barbarie allo stato puro. Questi sono dei folli allo sbaraglio. Qualcuno deve intervenire.
Ggggamerra
Questi fatti vanno documentati con il maggior numero di testimonianze possibile e diffusi ai 4 venti, che si sappia che cosa sta succedendo