In Iran “forti esplosioni” sono state segnalate questa notte nella regione centrale di Isfahan, dove si trova fra l’altro un sito nucleare. Per ora è tutta qua la temuta ritorsione di Israele all’attacco iraniano della scorsa settimana.
L’agenzia iraniana Mehr News riporta che la città di Isfahan è “completamente calma” poche ore dopo la segnalazione di esplosioni vicino all’aeroporto della città, mentre i media della Repubblica islamica minimizzano le conseguenze del raid.
A riferirlo è Al Jazeera secondo cui “Le persone continuano la loro vita normale”, e in diretta tv ha mostrato il traffico mattutino nell’incrocio principale della città, sottolineando tuttavia che “si sono sentiti dei rumori sopra la città” a Esfahan ore prima e aggiungendo che “diversi Uav sono stati abbattuti”.
L’impianto di Isfahan gestisce tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a gestire la produzione di combustibile e altre attività per il programma nucleare civile iraniano.
La natura apparentemente limitata dell’attacco, effettuato con droni piuttosto che missili o attacchi aerei, e la mancanza di un riconoscimento ufficiale da parte di Israele, secondo il Times of Israel forniscono una prima indicazione che sia Israele che l’Iran potrebbero cercare di fare un passo indietro dall’orlo della guerra.
Una fonte israeliana ha detto al Washington Post che l’attacco aveva lo scopo di avvertire che Tel Aviv ha la capacità di raggiungere l’Iran.
Il Comando del Fronte Interno israeliano ha fatto sapere che questa notte non c’erano istruzioni speciali per rimanere vicino ai rifugi antiaerei, indicando che non ci si aspettava alcuna risposta iraniana.
Il portavoce del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) ha intanto definito falsa la pubblicazione della notizia da parte di un media israeliano secondo cui l’edificio della centrale nucleare israeliana di Dimona sarebbe stato danneggiato nell’attacco dell’Iran contro Israele della scorsa settimana.
“In caso di ulteriori attacchi da parte del regime israeliano, l’Iran non esiterebbe neanche un attimo ad una risposta che gli faccia rimpiangere le sue azioni” ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Nessuno Stato membro sarebbe rimasto zitto dopo l’attacco ad una sua ambasciata, simbolo della propria sovranità – ha aggiunto – L’attacco di sabato notte dell’Iran è stato necessario, non avevamo altra opzione, ed è stato in risposta all’attacco israeliano”.
Fonti del Pentagono hanno fatto sapere che gli Stati Uniti “sono stati informati da Israele” della decisione di attaccare il territorio dell’Iran all’alba di oggi ma “lo hanno in alcun modo avallato”.
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Mauro
Vabbè,i palestinesi possono continuare ad essere sterminati..