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Si infiamma il conflitto tra Israele e Hezbollah in Libano

Aerei da guerra israeliani hanno preso di mira questa notte le periferie delle città di Abbasiya E Burj al-Shamali, nel sud del Libano riporta la tv degli Hezbollah, Al Manar. Secondo la stessa fonte, Israele ha lanciato raid aerei anche contro le città di Khiam e Kafr Kila, sempre nel sud del Paese.

Le forze israeliane hanno preso di mira nella notte l’area di Chebaa nel Libano meridionale, la stessa dalla quale – secondo l’Idf – è stato lanciato ieri il razzo verso Majdal Shams che ha provocato almeno 12 morti riferisce il Times of Israel. In precedenza, la tv degli Hezbollah – Al Manar – aveva riportato che un missile teleguidato israeliano aveva colpito nella notte la città di Tayr Harfa, nel sud del Libano.

Il ministro dell’Energia israeliano, Eli Cohen, ha dichiarato che “il Libano dovrebbe bruciare” dopo l’attentato che ha ucciso 12 giovani nella cittadina israeliana di Majdal Shams, nelle alture occupate del Golan nel nord del Paese. “Dobbiamo intraprendere un’azione significativa nel nord, che avrà un prezzo pesante per il Libano e per Hezbollah”, ha affermato Cohen su X.

“Non c’è dubbio che Hezbollah abbia superato tutte le linee rosse, siamo di fronte a una guerra totale”, ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz a Channel 12, riferendo di aver parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo l’attacco a Majdal Shams. “Non ho dubbi sul fatto che pagheremo un costo”, ha affermato, e che Israele avrà il “pieno sostegno” degli Stati Uniti e dell’Europa.

E’ salito intanto a 11 il numero dei morti e a 34 quello dei feriti, 17 dei quali in condizioni critiche, nel raid che Israele attribuisce a Hezbollah – ma per il quale il gruppo nega ogni responsabilità – che ha colpito un campo da calcio nel villaggio di Majdal Shams, sulle alture del Golan. Le vittime hanno tutte tra i 10 e 20 anni.

Hezbollah nega e in una nota sostiene di “non essere in alcun modo legato all’incidente e respinge in modo categorico tutte le false accuse”. Il Times of Israel ricorda che Hezbollah aveva in precedenza rivendicato il lancio di decine di razzi contro una base dell’esercito israeliano nei pressi di Majdal Shams.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in seguito all’attacco contro Majdal Shams ha anticipato di qualche ora il rientro dagli Stati Uniti dove si trova ancora in visita.

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1 Commento


  • Matteo

    Queste efferate bestie sioniste giusto poche ore fa hanno bombardato l’ennesima scuola dell’Onu, facendo un’altra strage di civili,però adesso fanno le vittime perché qualcuno è capace di rispondergli a tono? L’unico provvedimento sensato sarebbe cacciare con effetto immediato la squadraccia sionista dalle Olimpiadi, che già con la sua presenza infanga pesantemente lo spirito olimpico…

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