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Ucciso a Teheran il leader di Hamas Ismail Hanyeh

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato assassinato a Teheran, capitale dell’Iran. Lo hanno annunciato i media di Stato iraniani e il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.

Haniyeh e una sua guardia del corpo avrebbero perso la vita “dopo che l’edificio in cui soggiornavano è stato colpito”.

Il leader di Hamas si trovava a Teheran per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian, che si è svolta ieri. Secondo il quotidiano “New York Times”, il Supremo consiglio per la sicurezza nazionale dell’Iran ha convocato una riunione di emergenza in risposta all’uccisione di Haniyeh. La riunione d’emergenza è in corso presso la residenza della guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei.

Hamas ha già confermato la morte del suo leader, puntando l’indice contro Israele: “Il movimento di resistenza islamica Hamas piange la morte del suo leader Ismail Haniyeh, caduto a seguito di un vile raid sionista contro la sua residenza a Teheran, dopo aver partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano”, afferma una nota diffusa dall’organizzazione palestinese. Musa Abu Marzouk, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che l’uccisione di Haniyeh “non resterà impunita”.

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha condannato fermamente l’omicidio di Haniyeh. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese “Wafa”, secondo cui Abbas ha definito l’uccisione del leader di Hamas “un atto codardo e una pericolosa escalation”. Abbas ha invitato i palestinesi “all’unità, alla pazienza e alla perseveranza di fronte all’occupazione israeliana”.

Interpellati dall’emittente televisiva “Cnn”, rappresentanti delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno rifiutato di commentare l’assassinio del leader di Hamas, affermando che le Idf “non rispondono alle notizie dei media stranieri”. Stamattina le Idf hanno diffuso un comunicato in cui affermano che “non c’è alcun cambiamento nelle linee guida difensive del Comando del fronte interno”, e che la Difesa israeliana sta conducendo una “valutazione della situazione”.

Intanto, è stato chiuso lo spazio aereo nel nord del paese, probabilmente anche in previsione di una risposta di Hezbollah all’attacco di ieri sera a Beirut. Anche se la forza libanese non ha dato conferme, sembra che nell’operazione sia morto Fouad Sukar, il numero due del gruppo.

Un funzionario anonimo della presidenza Usa ha riferito invece all’emittente televisiva che “la Casa Bianca è a conoscenza delle notizie secondo cui il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh è stato ucciso in Iran”. Il funzionario ha rifiutato di fornire ulteriori commenti.

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha dichiarato che “Washington aiuterà Israele se verrà attaccato”, sebbene abbia voluto ribadire che “una guerra più ampia in Medio Oriente non è inevitabile”.

L’Iran ha invece dichiarato che ci sarà una risposta.

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8 Commenti


  • Mauro

    A me sembra che più si condanna Israele x le sue attività genocide più fa come gli pare e piace…


  • antonio D.

    ..il nazisionismo sta alzando abbastanza il suo “tiro”! L’obiettivo è il ridisegno degli equilibri politici in quella area geopolitica; seguendo i “desiderata” statunitensi razzisti e suprematisti investiti ora da una missione divina; biblico mistica! Questa è la. “nuova” fase ?


  • Maurizio Fiorentini

    se non ci vedete la terza , io ci vedo esattamente la Tricontinental del 1966 a Cuba. stessi partecipanti da una parte quella antimperialista, stessi protagonisti gli imperialisti atlantisti dall’ altra.


  • Matteo

    Cioè questo sarebbe il leader di Hamas e viene ucciso in un paese terzo (l’Iran poi!) con una sola guardia del corpo e con una dinamica dei fatti del genere? Le cose sono due: o sono dei dilettanti allo sbaraglio oppure stavolta i sionisti non c’entrano e faceva comodo toglierlo di mezzo…


  • Matteo

    La redazione ha cassato un mio commento scambiato per cosa?

    Ho solo scritto che se un paese come l’Iran non riesce a garantire una scorta degna di nota ad un leader come Haniyeh, sono dei dilettanti allo sbaraglio. Possibile che un personaggio di questo spessore possa venire ucciso con un missile in un paese straniero e con un solo body guard? A me la dinamica lascia francamente perplesso. Al 99 % sono stati i sionisti per sabotare il processo di pace. All’1% qualcuno che riteneva scomodo Haniyeh dalla fazione opposta e per lo stesso motivo. Tra l’altro guarda caso in Cina i gruppi palestinesi avevano ritrovata una certa unità…


  • Matteo

    Vedo ora la pubblicazione, errore mio sorry!


    • Redazione Roma

      Lei avevo fatto tutto da solo. La pazienza è la virtù dei forti, buona giornata


  • Robby

    Israele è dotato di sistemi informatici all’avanguardia. Già in passato un leader dei palestinesi fu ucciso da un missile guidato sul GPS attivo sullo smartphone della vittima. Quindi ipotizzando che si sia riusciti ad individuare il numero del cellulare di Haniyeah non dovrebbe essere stato difficile centrare l’obiettivo.

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