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Ucraina. La Nato gioca con il fuoco, la Russia pronta a rispondere. Siamo su piano inclinato

Nel suo discorso al forum di San Pietroburgo, il presidente russo Putin ha affrontato la questione delle autorizzazioni all’Ucraina da parte dei paesi Nato ad usare le proprie armi a lungo raggio contro il territorio russo.

Putin ha affermato che l’Ucraina lo sta già facendo con droni e altri mezzi, ma che i missili di precisione a lungo raggio sono tutt’altra cosa, perché per utilizzarli c’è bisogno di conoscenze tecniche, intelligence e coperture satellitari che l’Ucraina non possiede e che possono venire essere fornite solo dai paesi della NATO e dai loro esperti militari.

Questo è il punto cruciale. I missili Nato dati all’Ukraina non possono essere lanciati senza i satelliti Nato-USA preposti alla loro guida. Quindi ognuno di questi deve essere programmato e guidato dalla Nato.

Il militare ukraino non può pigiare il bottone di lancio se non riceve l’ordine dal personale Nato che connette i missili con i satelliti, ne stabilisce l’obiettivo, la mappatura elettronica del tragitto, il monitoraggio durante il volo e ne valuta i risultati. Tutto ciò è, minuto per minuto, in mano al personale operativo della Nato.

In questo caso, insomma, ha affermato Putin, i paesi della Nato diventano apertamente co-belligeranti contro la Russia, il che significa che ‟i paesi NATO, gli Stati Uniti e i paesi europei sono in guerra con la Russia”, che quindi dovrà prendere ‟decisioni appropriate” in base alle minacce che le verranno poste.

Una fonte vicina al ministero della Difesa russo ha affermato che i missili Scalp/Storm Shadow e ATACMS sono molto più difficili da abbattere per le difese aeree rispetto ai droni ucraini, che vengono già utilizzati per attacchi sul suolo russo. Kiev potrebbe potenzialmente ricevere centinaia di questi missili in pochi mesi.

Putin ha anche sottolineato che la Russia prenderà le proprie decisioni sulle forme della risposta non dopo che le armi a lungo raggio saranno usate contro il proprio territorio ma già dal momento in cui i paesi Nato concederanno all’Ucraina l’autorizzazione ad usarle.

Secondo il giornale britannico The Guardian, queste autorizzazioni sarebbero già state concesse. Anche secondo lo statunitense Axios il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha già autorizzato tali attacchi.

Per il New York Times invece la Gran Bretagna ha già segnalato di essere ansiosa di lasciare che l’Ucraina usi i suoi missili a lungo raggio “Storm Shadow” per colpire obiettivi militari russi lontani dal confine ucraino. “Ma vuole il permesso esplicito di Biden per dimostrare una strategia coordinata con gli Stati Uniti e la Francia, che produce un missile simile. I funzionari americani affermano che Biden non ha preso una decisione, ma venerdì sentirà il primo ministro britannico Keir Starmer”.

Commentando il viaggio di Blinken e del ministro degli Esteri britannico a Kiev, anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha ipotizzato che la decisione di lasciare che l’Ucraina attacchi la Russia con tali armi probabilmente è già stata presa. 

In sostanza ci si trova davanti ad un pericoloso “fatto compiuto” che alza enormemente il rischio di escalation militare nel conflitto tra Nato e Russia. Infine, appare decisamente paradossale – e per molti aspetti inaccettabile – che le potenze occidentali nello stesso giorno in cui varano nuove forniture militari di armi pesanti all’Ucraina denuncino la vendita di missili iraniani alla Russia. Siamo ben oltre quel doppio standard che gran parte del mondo ritiene ormai insopportabile.

La Russia intanto potrebbe tagliare le esportazioni di alcuni metalli strategici, come uranio, titanio e nichel. Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il governo di valutare tale misura in risposta alle restrizioni sulle importazioni russe. La Russia ha una quota sufficiente del mercato globale di nichel, titanio e uranio per innescare un aumento dei prezzi globali se decidesse di limitare le esportazioni.

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4 Commenti


  • Mara

    Alla gang targata Usa, Uk nato , e scagnozzi EU piace vincere facile: solo loro possono inviare armi e missili contro chi li ostacola, gli altri no, devono aspettare ad angolo retto che gli arrivi. Questi si sono bevuti il cervello non sanno usare la ragione. Come non si vergognano di quello che dicono.
    Inoltre anche con la comunicazione stanno fa cenno guerra perché sobillano l’inqualificabile Zelenski che s non fosse per loro avrebbe già fatto le trattative di pace a Istambul con la Russia.
    Quindi è guerra l’occidente l’ha già dichiarata alla Russia che secondo me è libera nei loro confronti come ritiene opportuno anche per prima.


  • Giovanni Scavazza

    … Sono un vecchio professore ultra settantenne, con una moglie russa da trent’anni… Ho appena letto questo articolo di Sergio Cararo…. Che dire?… La situazione e’ pericolosa?… Sicuramente si, anzi pericolosissima, conoscendo il tasso di criminalita’ dei sogetti di cui stiamo parlando… E’ scontato che le cose finiranno male?… No, non e’ scontato… Le forze in campo sono tali che e’ possibile una transizione non drammatica ad un nuovo ordine mondiale multipolare… Comumque, USA e Occidente hanno perso: Se adesso vogliono la guerra nucleare e la scomparsa dell’umanita’ possono averla, ma non potranno piu’ mantenere lo status quo… Le atomiche non possono essere buttate su una zona limitata del pianeta… Chi ha le armi nucleari, sa di essere nel mirino degli avversari, per cui e’ escluso che possa essere buttata una sola bomba nucleare come a Hiroshima o a Nagasaki: Se hai le bombe devi usarle tutte contemporaneamente e gli unici che avrebbero l’interesse a farlo sono gli anglo-americani… Ma non hanno Saddam e Gheddafi di fronte, stavolta hanno di fronte potenze nucleari forti ed estese: Solo la Russia dispone di circa 6.000 (dicasi seimila) testate nucleari)… In questo momento, davanti le coste americane e inglesi, navigano sottomarini nucleari russi (invisibili alle difese spaziali USA), dotati di 16 (dicasi sedici) missili ciascuno, ciascun missile dotato a sua volta di 10 (dicasi dieci) bombe atomiche, quindi,160 (dicasi centossessanta) bombe atomiche ogni sottomarino… Lo ripeto: Sono finiti i tempi in cui gli anglo-americani potevano fare con chiunque il bello o cattivo tempo…. Se pensano di aggredire la Russia, o la Cina, in men che non si dica, si ritroveranno grappoli di centinaia di bombe atomiche che gli pioveranno in testa… Quindi farebbero meglio a sciegliere una via diplomatica ed accettare un sistema multipolare di relazioni internazionali, invece di continuare a delirare di un mondo forgiato ad immagine e somiglianza yankee, con capitale Washington: Il resto del mondo non lo vuole!… Lunga vita a Putin. Saluti comunisti. Prof. Giovanni Scavazza.


  • Gabriele Attilio Turci

    Auguriamoci che il logico ragionamento di Giovanni Scavazza abbia seguito..però…però abbiamo già visto nel 15 e nel 39, tanto per fare i due esempi più prossimi, che all’imbecillità non c’è limite. Poi basta guardare le facce, ascoltare i “pensieri” delle nostre classi dirigenti italiane ed europee per mettersi le mani nei capelli.
    Chissà, forse ancora una vota vincerà il terrore della fine, ma non è un buon viatico.


  • Giovanni Scavazza

    A Berlino, su un monumento di cent’anni fa, c’e’ un’iscrizione dove c’e’ scritto (traduco dal tedesco): “Se hai perso il denaro, non hai perso niente, perche’ con un buon affare lo puoi recuperare. Se hai perso l’onore, hai perso molto, ma con un atto eroico lo potrai riavere. Ma se hai perso il coraggio, hai perso tutto”. Buona notte Gabriele.

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