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Ancora attacchi israeliani all’Unifil in Libano. A Gaza continua il massacro. Bombardamenti sullo Yemen

In Libano è avvenuto unuovo episodio di aggressione dell’esercito israeliano nei confronti dell’Unifil. Un carro armato ha preso di mira una posizione nel sud del paese, nelle vicinanze di Kafer Kala. Si tratta di un’area in cui si trova il contingente spagnolo. In questi giorni il governo spagnolo è quello che in Europa ha assunto le posizioni più dure contro Israele.

Secondo quanto comunicato da Unifil, “un Merkava dell’IDF ha colpito la torre di guardia, distruggendo due telecamere e causando danni alla struttura.” L’organizzazione ha denunciato anche questa volta “un attacco diretto e apparentemente intenzionale verso una nostra base.”

Con uno stile decisamente mafioso – negare quello che viene fatto sotto gli occhi tutti – il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che “Israele considera fondamentale l’operato di Unifil e non ha intenzione di compromettere l’integrità dell’organizzazione o dei suoi membri. Inoltre, il governo israeliano pensa che Unifil giochi un ruolo cruciale nel ‘momento successivo’ alla guerra contro Hezbollah.” Un atteggiamento smentito da ben sei attacchi alle strutture dell’Unifil in una settimana. Rilanciando la evidente doppiezza della versione israeliana,  il ministro Katz ha poi sottolineato che “è Hezbollah a sfruttare il personale di Unifil come scudi umani, sparando deliberatamente contro i soldati dell’IDF da aree adiacenti alle basi Unifil, per alimentare conflitti”. In pratica, come scrive oggi un editoriale del Jerusalem Post,  Unifil deve togliersi di mezzo se non vuole beccarsi le bombe israeliane.

Nella serata, da Bruxelles, è pervenuta una dichiarazione congiunta dei leader europei e delle nazioni del Golfo, che esprime condanna per gli attacchi contro le operazioni delle Nazioni Unite.

Secondo il responsabile europeo della sicurezza e della politica estera, Josep Borrell, le Nazioni Unite sono sotto attacco da parte di Israele su tutti i fronti “Spero che il Consiglio della ue condannerà gli attacchi israeliani contro l’UNIFIL. Ciò che sta accadendo in Medio Oriente è una catastrofe e una grave crisi umanitaria. La decisione degli Stati Uniti di dare a Israele un mese per risolvere la crisi umanitaria a Gaza è insufficiente e molti moriranno entro quel tempo”.

Israele ha permesso mercoledi a 50 camion di aiuti umanitari di entrare nel nord della Striscia di Gaza, alcune ore dopo che gli Stati Uniti hanno confermato l’invio di una lettera che avvertiva come la continua fornitura di armi di Washington a Tel Aviv era a rischio se Israele non avesse adottato misure significative per affrontare la crescente crisi umanitaria nella Striscia entro 30 giorni.

In Libano intanto ieri l’esercito israeliano ha bombardando la città di Nabatieh in Libano, colpendo un edificio municipale e uccidendo 16 persone, tra cui il sindaco della città, mentre erano in riunione.

L’esercito israeliano ha inoltre invitato i residenti di un’area nella città di Safri nella valle della Bekaa e nell’area di Al-Hosh nella città di Tiro a evacuarla immediatamente, alimentando così lo sfollamento forzato di migliaia di libanesi dal loro territorio.

A Gaza continua la mattanza quotidiana dei palestinesi

A Gaza le forze armate israeliane hanno ucciso almeno 29 palestinesi e ne hanno feriti 93 nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della sanità palestinese. Questo porta il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 a 42.438, con oltre 99.246 feriti e almeno 10.000 ancora dispersi, probabilmente sepolti sotto le macerie. I funzionari sanitari riferiscono che oltre il 60% delle vittime sono donne e bambini.

Secondo Al Jazeera il numero dei morti dall’inizio dell’ultima operazione militare israeliana nel nord della Striscia di Gaza ha superato i 400.

Il ministero della Sanità di Gaza ha detto che ci sono continui appelli da parte delle famiglie assediate nei campi di Jabalia e Saftawi a causa dei bombardamenti israeliani in corso. L’esercito israeliano ha bombardato con l’artiglieria il quartiere di Zeitoun, a sud-est di Gaza City.

Yemen. Bombardamenti Usa e britannici

Ieri ci sono stati 9 raid anglo-statunitensi sull Yemen che hanno preso di mira le aree di Kahlan e Al-Ayla a est della città di Saada, e altri 6 raid hanno preso di mira diverse aree a nord e a sud della capitale, Sanaa.

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha detto di aver effettuato attacchi su cinque siti di stoccaggio sotterraneo di armi nelle aree controllate dagli Houthi dello Yemen sottolineando che gli attacchi sono stati diretti dal presidente Joe Biden e hanno coinvolto bombardieri B-2 dell’aeronautica statunitense.

Il portavoce del gruppo yemenita Ansar Allah (Houthi) ha detto che gli Stati Uniti pagheranno il prezzo della loro aggressione, aggiungendo che gli attacchi contro lo Yemen non riusciranno a costringere il movimento Houthi a interrompere il suo sostegno ai palestinesi di Gaza e al popolo del Libano.

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