Menu

Germania. Stop a nuovi aiuti all’Ucraina ma via libera all’aumento delle spese militari

Al momento sembrano saltati i negoziati all’interno del governo tedesco per approvare un nuovo pacchetto di aiuti militari da inviare all’Ucraina del valore di circa tre miliardi di euro. I media tedeschi riferiscono che il cancelliere Olaf Scholz avrebbe definitivamente bloccato l’approvazione degli aiuti. L’imminenza delle elezioni e la contrarietà crescente nell’opinione pubblica alle spese per le forniture militari a Kiev hanno fatto fare una giravolta alle posizioni del cancelliere tedesco in grave crisi di consenso.

Il pacchetto era stato presentato dai ministri della Difesa, Boris Pistorius, e degli Esteri, Annalena Baerbock. Quest’ultima secondo quanto riferito dalla stampa tedesca si dice preoccupata che il sostegno militare all’Ucraina da parte della Germania sarà praticamente dimezzato rispetto allo scorso anno.

È importante non tagliare i nostri aiuti per la difesa dell’Ucraina. La difesa aerea e il nostro supporto militare sono l’assicurazione sulla vita del popolo ucraino e proteggono ospedali, centrali elettriche e asili. I tagli rappresenterebbero inoltre un segnale assolutamente sbagliato da inviare a Putin e alla nuova amministrazione statunitense”, ha dichiarato la Baerbock.

Eppure il ruolino di marcia sull’aumento delle spese militari in Germania non sembra conoscere interruzioni.

Alla conferenza su “Sicurezza e difesa” organizzata dal quotidiano economico Handesblatt,  Carsten Breuer, ispettore generale della Difesa tedesca, si è detto è certo è che le spese militari per la Bundeswher aumenterà notevolmente nei prossimi anni.

Se in futuro la Bundeswehr dovesse ricevere il due per cento del prodotto interno lordo, il bilancio annuale sarebbe di 85 miliardi di euro, se si arriverà al cinque per cento, sarebbero già 213 miliardi. “È possibile raggiungere tali volumi con l’industria?” si è chiesto il più alto funzionario della difesa tedesco.

Stiamo già producendo più munizioni degli Stati Uniti”, ha affermato Armin Papperger, il CEO della Rheinmetall. “Siamo pronti a consegnare e siamo in grado di rendere la Bundeswehr pronta per la guerra entro il 2029”, ha dichiarato Thomas Gottschild, capo di MBDA Germania.

Per fare questo, abbiamo bisogno di notevoli risorse finanziarie, di quantità di acquisto chiare per una maggiore sicurezza di pianificazione e condizioni di esportazione affidabili”, fa sapere Gottschild. Solo così le aziende possono investire e realizzare economie di scala. Il capo dell’MBDA chiede anche una legge sull’accelerazione del piano per gli armamenti.

In Germania, alla fine della prossima settimana, si aprirà inoltre la annuale Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Sarà un momento decisamente topico per capire gli orientamenti euroatlantici in materia di guerra e spese militari.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *