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Torino: studenti e sindacati di base contestano Profumo e Fornero

Corteo di studenti stamattina a Torino in occasione dell’inaugurazione del nuovo campus universitario. Un centinaio di manifestanti – dagli studenti dell’aula ‘Verdi 15 occupata’, sindacalisti di Usb, Cub e Cobas e attivisti del movimento no-Tav – hanno scandito slogan contro i ministri dell’Istruzione Francesco Profumo, presente alla cerimonia insieme a Sergio Marchionne e John Elkann, e quello del Lavoro Elsa Fornero. Durante il corteo intorno al nuovo campus i manifestanti hanno strappato alcuni manifesti della Lega e gridato slogan contro i tagli all’istruzione, il governo Monti e il sindaco di Torino. I manifestanti hanno sfilato dietro uno striscione che recitava “Profumo, Fornero, Fassino da tagliare c’e’ solo l’austerity. Inauguriamo un anno di lotte!”.

 Qualche momento di tensione si è registrato quando gli studenti hanno cercato di forzare un cordone di polizia in assetto antisommossa per accedere a un’area resa off limits. Gli agenti li hanno respinti realizzando una carica. Di seguito il comunicato realizzato alla fine della mattinata dal Cua di Torino. 

Questa mattina a Torino un centinaio di persone tra studenti, precari e lavoratori si sono radunati all’ingresso del nuovo campus universitario Luigi Einaudi che veniva inaugurato oggi alla presenza del ministro dell’istruzione Profumo, del sindaco Fassino e del ministro Fornero (che all’ultimo ha deciso di non presentarsi).
Lo spettacolo che si sono trovati di fronte era ancora una volta la militarizzazione dell’intero quartiere, con tutti gli accessi al campus bloccati dai cordoni della polizia.
Di fronte a tutto questo, hanno deciso di muoversi in corteo attorno al perimetro del polo universitario, fermandosi poi in presidio davanti ai vari ingressi; quando hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per accedere all’inaugurazione blindata, la polizia ha risposto caricando e inseguendo i manifestanti per diversi metri.
Nonostante questo la pressione sull’evento è proseguita per tutta la mattinata, durante la quale studenti e precari hanno ribadito la propria intenzione di rovinare la vetrina mediatica al ministro Profumo e al sindaco Fassino giunti per il taglio del nastro.
Gli studenti e le studentesse della Verdi 15 Occupata hanno denunciato ancora una volta la situazione lasciata dai tagli ai fondi per l’Edisu operati dalla giunta regionale leghista, a causa dei quali migliaia di loro sono rimasti senza una borsa di studio e senza un posto letto; una politica, questa, che si inserisce perfettamente nel disegno di smantellamento dell’università pubblica propugnato dal ministro Gelmini e proseguito con perfetta continuità dal lavoro dell’attuale ministro Profumo.
Non sono mancati anche i riferimenti agli attacchi al mondo del lavoro portati avanti dalle politiche del ministro Fornero, nonché i danni causati dalla giunta comunale guidata da Fassino che, a colpi di tagli al sociale e privatizzazioni, nel giro di pochi mesi ha collezionato una lunga trafila di fischi e contestazioni.
Il ministro Profumo si è allontanato di gran carriera dopo il taglio del nastro, portando a casa l’ennesima contestazione e lasciando ancora una volta il sindaco Fassino di fronte ad una dimostrazione lampante di quella che lui stesso ama definire la ‘Torino città degli studenti’: un’inaugurazione blindata, con gli invitati barricati dentro e protetti dai cordoni della polizia, e gli studenti e i precari fuori determinati a respingere la loro presenza e le politiche di cui si fanno portatori.
La mattinata si è conclusa dunque con celerini e politicanti rinchiusi nel recinto della zona rossa creata attorno al campus e gli studenti in corteo selvaggio per le vie della città, con la promessa che la giornata di oggi è stata solo un primo segnale dell’autunno che li aspetta.

Segue il volantino distribuito durante la mattinata dagli studenti e dai borsisti della Verdi 15 Occupata.

I ministri tagliano il nastro… Noi vogliamo tagliare l’austerità!

Questa mattina il ministro dell’istruzione Francesco Profumo, il Ministro del lavoro Elsa Fornero e il sindaco di Torino Piero Fassino sono invitati all’inaugurazione del nuovo campus universitario Luigi Einaudi.
Noi studenti e studentesse della Verdi 15 Occupata abbiamo già contestato diverse volte la presenza di questi personaggi nella nostra città durante lo scorso anno, denunciando le politiche di austerità che il governo Monti sta portando avanti a livello nazionale e che vengono poi riprodotte dall’amministrazione comunale sul tessuto cittadino.
In questi mesi abbiamo imparato bene la ricetta dell’austerity imposta a livello europeo: tagli e privatizzazioni camuffate dal mantra del ‘sacrificio in nome della crescita’, conditi dagli attacchi ad un mondo del lavoro sempre più precario e ricattabile.
Come studenti e studentesse abbiamo denunciato il ruolo del ministro Profumo nel proseguire con perfetta continuità l’opera di smantellamento del mondo della formazione iniziata dalla riforma Gelmini, abbiamo gridato forte alla Regione Piemonte e all’Edisu che vogliamo un diritto allo studio reale e per tutt* e che non accettiamo le loro politiche con cui hanno lasciato migliaia di studenti senza la possibilità di ricevere una borsa di studio o un posto letto nelle residenze.
Per questo non possiamo accettare che questi personaggi oggi presenzino indisturbati a Torino, sfruttando la passerella mediatica offertagli dall’ennesimo evento sfarzoso che vorrebbe restituire l’immagine della Torino città universitaria tanto cara a Fassino.
Siamo qui per portargli la realtà di chi vive sulla propria pelle la realtà universitaria e gli effetti delle loro politiche, di chi si mette in gioco in prima persona per riprendersi ciò che gli spetta.
In questi mesi di occupazione abbiamo imparato che la strada da percorrere è quella dell’incompatibilità, del contestare i ministri del rigore ogni volta che si presentano nella nostra città…
Ministri Profumo e Fornero, sindaco Fassino, altro che taglio del nastro… da tagliare ci sono le politiche di austerity, da inaugurare un nuovo autunno di lotte!

Studenti e borsisti della Verdi 15 Occupata

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