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Milano. “Occupy San Raffaele” contro i licenziamenti

L’amministrazione del San Raffaele ha comunicato, nel pomeriggio del 31 ottobre, l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 244 lavoratori e lavoratrici del comparto. Ha disdetto, inoltre, tutti gli accordi aziendali economici e normativi, a partire dal 1973 e previsto il passaggio dal contratto nazionale della sanità pubblica a quello della sanità privata AIOP. 244 licenziamenti e per i restanti il peggioramento delle condizioni lavorative, il taglio dei salari, l’aumento dei carichi di lavoro e l’annullamento dei diritti conquistati in questi anni da migliaia di lavoratori.
“A tutto ciò è necessario rispondere con una lotta dura e ad oltranza” afferma in una nota l’Usb. Da oggi 1° novembre è iniziato un presidio permanente sulla spianata, in via Olgettina 60, all’ingresso dell’Ospedale, per informare, tenere insieme e difendere i diritti dei lavoratori. Guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=MDZlrLmdA8feature=youtube_gdata_player
L’attacco alla sanità è sotto gli occhi di tutti; le vertenze attualmente in atto in numerosi ospedali ne sono la prova. Dopo la grande partecipazione allo sciopero del 24 ottobre è necessario proseguire nell’unione delle nostre lotte, per difendere i posti di lavoro, il salario i diritti, la qualità e l’assistenza per tutti e tutte.
L’invito lanciato a tutti è quello di sostenere fattivamente la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici del San Raffaele. “Venite, fateci sentire forti anche con la vostra presenza. Apprezziamo chi ha già contribuito, anche portando cibo e bevande calde” è l’appello di un comunicato della Usb della Lombardia.

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1 Commento


  • Domenico

    http://lombardia.usb.it/index.php?id=85&tx_ttnews%5Btt_news%5D=50034&cHash=de0d0ef422&MP=73-255

    L’amministrazione del San Raffaele ha comunicato, nel pomeriggio del 31 ottobre, l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 244 lavoratori e lavoratrici del comparto. Ha disdetto, inoltre, tutti gli accordi aziendali economici e normativi, a partire dal 1973 e previsto il passaggio dal contratto nazionale della sanità pubblica a quello della sanità privata AIOP.

    244 licenziamenti e per i restanti il peggioramento delle condizioni lavorative, il taglio dei salari, l’aumento dei carichi di lavoro e l’annullamento dei diritti conquistati in questi anni da migliaia di lavoratori.

    A tutto ciò è necessario rispondere con una lotta dura e ad oltranza.

    Dal 1° novembre siamo in presidio permanente sulla spianata, in via Olgettina 60, all’ingresso dell’Ospedale, per informare, raccoglierci e organizzarci.

    L’attacco alla sanità è sotto gli occhi di tutti; le vertenze attualmente in atto in numerosi ospedali ne sono la prova.

    Dopo la grande partecipazione allo sciopero del 24 ottobre è necessario proseguire nell’unione delle nostre lotte, per difendere i posti di lavoro, il salario i diritti, la qualità e l’assistenza per tutti e tutte.

    Partecipate tutti per sostenere fattivamente la nostra lotta.

    Venite, fateci sentire forti anche con la vostra presenza.

    Apprezziamo chi ha già contribuito, anche portando cibo e bevande calde.

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