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Lunedì udienza sul licenziamento di Dante

Espulso da Trenitalia il giorno di ferragosto del 2008 per alcune sue dichiarazioni critiche sugli incidenti accaduti ai treni eurostar. (Per saperne di più)

L’appuntamento per sostenere De Angelis è alla Stazione Termini, ore 9,00 binario 1. L’udienza è prevista alle ore 10,00 presso la Corte d’Appello di Roma, in Via R. Romei angolo Via V. Varisco.

Dopo numerosi rinvii si dovrebbe tenere l’udienza conclusiva del procedimento di ricorso in appello, presentato dall’azienda contro il suo reintegro disposto dal Giudice del lavoro nell’ottobre 2009. Alle 10,00 saremo a Roma presso la Corte d’Appello di Roma, Via R. Romei angolo Via V. Varisco, per continuare a testimoniare la nostra solidarietà. Invitiamo i colleghi e tutte le persone che hanno a cuore la sicurezza ferroviaria, la sicurezza del lavoro e la libertà di opinione a presenziare con noi a questo importante appuntamento.

Il licenziamento del ‘nostro’ Dante De Angelis e l’incredibile accanimento aziendale contro di lui ha assunto un valore altamente simbolico per tutto il mondo del lavoro e per gli utenti del servizio ferroviario. Dall’esito di questa vicenda deriveranno importanti conseguenze sulla libertà e l’agibilità democratica per tuti i lavoratori ed i delegati sindacali, con particolare riferimento ai Rappresentanti per la Sicurezza.

Infatti nonostante che tutte le dichiarazioni di De Angelis in merito alle cause degli incidenti siano risultate perfettamente corrispondenti al vero – come accertato negli accertamenti svolti per gli incidenti successivi dal Ministero dei trasporti e dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria – le Fs insistono per punire comunque e ‘lavare l’onta’ di una realtà scomoda, portata alla luce nell’interesse generale e senza offese per nessuno, da un semplice lavoratore.

La dimostrazione dell’arroganza e del feroce accanimento sta nella disponibilità aziendale a ritirarsi dal contenzioso in cambio di una smentita delle dichiarazioni rilasciate nel luglio 2008 sullo spezzamento del treno. Riteniamo giusto che De Angelis tratti – al fine di porre termine a questa odiosa situazione di ricatto continuo –  su puntualizzazioni  e precisazionii in merito alle sue dichiarazioni di allora ma è stato chiarito ufficialmente che le cause accertate degli incidenti sono poprio quelle individuate allora: carenze manutentive e dei materiali utilizzati per i ganci. Trenitalia a seguito di questo licenziamento che ha amplificato la vicenda ha dovuto sostituire i ganci ed adeguare i protocolli di manutenzione degli ETR 500 – proprio i temi toccati da De Angelis – sulla base delle prescrizioni ministeriali e dell’ANSF, disposte a seguito delle inchieste ufficiali.

Non basta dire la verità, non basta dirla usando termini inoffensivi, non basta farlo senza interessi personali ma nell’interesse di tutti, non basta vivere in un Paese dove vige una Costituzione che garantisce libertà di parola: devi prima controllare bene di non essere un lavoratore dipendente.

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