Ieri a Roma le lavoratrici Coop, organizzate con l’USB ed accompagnate dalle loro famiglie, hanno raccontato le loro condizioni di vita e di lavoro nella grande distribuzione. Senza mostrare il volto, per evitare le possibili rappresaglie, ma disposte a denunciare il clima, le condizioni salariali e le forme di discriminazione che subiscono quotidianamente.
Guarda il video della manifestazione:
http://www.youtube.com/watch?v=tCBX7YI48r0&feature=player_embedded
Dopo la lettera aperta inviata a Luciana Littizzetto, in cui esponevano la propria condizione e proponevano alla testimonial Coop “un altro spot in difesa delle donne e per la dignità del lavoro”, le lavoratrici intendono proseguire la battaglia coinvolgendo anche i cittadini. Con questa iniziativa l’USB intende mettere in evidenza le condizioni realmente vissute dalle donne non solo nella grande distribuzione, ma in tutto il mondo del lavoro. Ma l’appuntamento romano è stato l’occasione per illustrare i rischi dell’abbandono della cooperazione dal territorio di Campania e Lazio. L’otto dicembre è infatti una giornata particolare per la Coop, che ha visto i lavoratori della Campania in sciopero, ed in presidio dalle 10.00 in piazza Plebiscito a Napoli, per sventare la vendita, da Unicoop Tirreno al gruppo Catone, dei cinque negozi della loro regione. Una vendita che sta suscitando parecchie polemiche e anche qualcosa di più.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa