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Milano. “Ci sono provvedimenti disciplinari di cui si può andare fieri”

“Gianpietro è un nostro iscritto” – fanno sapere, con giusto orgoglio, dal Sindacato confederale USB – “ Riteniamo questo gesto esemplare, in un momento in cui la crisi attanaglia moltissime famiglie Milanesi. Riteniamo increscioso, invece, che lo stesso sia stato raggiunto da un provvedimento disciplinare. Il Vigile della Polizia locale di Milano sarà difeso da un nostro delegato RSU. Come Unione Sindacale di Base e come AS.I.A./USB,  con la consegna di questa targa, vogliamo esprimergli tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno contro un ingiusto provvedimento disciplinare. Siamo fieri di avere, tra i nostri iscritti, molti Vigili come Gianpietro, persone dotati di umanità che sanno considerare quando un ordine è socialmente ingiusto”.

Le parole indirizzate all’ispettore dell’ALER, che lo spingeva a sfrattare la famiglia con la forza: “venga l’assessore Lucia Castellano a buttarli per strada”, sono parole che facciamo nostre quando difendiamo il diritto alla casa in una città come Milano, che non considera più le necessità sociali dei tanti, mentre è sempre più attenta agli interessi di pochi.

Tenere oltre 5000 case del patrimonio pubblico sfitte e, contemporaneamente, sbattere le famiglie in strada è immorale, soprattutto in una città come Milano che vuol definirsi civile ed europea.

Per questo motivo, verificabile da chiunque, affermiamo che questa giunta non è diversa dalla vecchia, per quanto riguarda le politiche abitative.

Diverse famiglie si ritrovano in strada e a queste non sono offerte alternative: un vero e proprio bollettino di guerra. Troviamo da una parte la povera gente che non riesce più a pagare affitti e dall’altra Polizia, Carabinieri, ispettori ALER, Vigili Urbani, Ambulanze, Vigili del Fuoco e, a volte, assistenti sociali; tutti usati per sgomberare un singolo appartamento, in alcune occasioni sono impiegate, addirittura, oltre 200 persone.

Gianpietro si è chiamato fuori da questa ingiustizia sociale e ci auguriamo che non resti un esempio isolato, ma che questo senso umanitario si diffonda tra i colleghi della Polizia Municipale.

La USB ribadisce che i dipendenti della Polizia municipale non sono tenuti a prendere ordini dall’ALER e rimane fortemente contraria all’utilizzo dei colleghi per attività di ordine pubblico.

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1 Commento


  • morlia

    la casa è sempre stata considerata merce quindi fonte di profitto invece che un bene di tutti e un diritto sacrosanto

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