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Bolognina, un sabato di mobilitazione

E’ stato un sabato pieno e di lottta quello che si è svolto ieri alla Bolognina storico quartiere operaio ed oggi multietinco di Bologna. Già in mattinata era stato occupato uno stabile in via Spada dai ragazzi sgomberati da via Saliceto, una occupazione abitativa come si legge dal comunicato; “Il nuovo stabile occupato è una vecchia palazzina di proprietà privata inabitata da tanti anni dove abbiamo deciso di entrare per sovvertire le dinamiche di chiunque speculi su una miseria sempre più diffusa costruendo relazioni umane in termini di solo profitto. Tutto ciò si concretizza a Bologna nel dato di 8000 case sfitte e 900 sfratti di nuclei familiari previsti per quest’ anno!Occupiamo contro la devastazione del nostro quartiere, occupiamo perchè siamo senza casa!” Nel primo pomeriggio si sono mossi le Compagne ed i compagni del “NO PEOPLE MOVER” che hanno lanciato un presidio in Piazza Dell’Unità in vista della giornata del 20 novembre quando inizierà il procedimento amministrativo nel corso del quale il TAR Lazio deciderà se è ammissibile il ricorso di CCC, TPER e Marconi Express contro la decisione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di bloccare il People Mover. La sentenza potrebbe scrivere la parola fine sulla storia della monorotaia, oppure aprire una fase ancora più aspra di lotta contro l’ennesimo spreco di denaro pubblico per impedire l’avvio dei cantieri del People Mover e per fare un ulteriore passo verso una reale alternativa a questo modello di sviluppo , rivendicando una netta inversione di marcia riguardo alle risorse sottratte alla collettività, per conquistare diritti che quotidianamente ci sono negati e per salvaguardare territori e beni comuni in un percorso di lotta che possa restituire la facoltà di incidere collettivamente sui processi di urbanizzazione, per riaffermare il diritto alla città. Presidio conclusosi con un corteo verso la vicina sede del TPER, con la consegna di “simbolico assegnone” con la cifra spesa inutilmente dal Comune ed azienda per i lavori della monorotaia. Il corteo ed il presidio ha trovato l’appogio anche di AS.I.A/USB e dell’ Unione Sindacale di Base, che nella mattinata ha celebrato il suo primo congressso regionale del “Lavoro Privato”. In serata era,inoltre, prevista la fiaccolata indetta dai burocrati del PD che amministrano il quartiere “Contro la Droga e lo spaccio”, parole che sembrano uscite più dalla bocca degli esponenti fascisti di Casa pound e dai Razzisti populisti della Lega Nord che dai confusi e “responsabili” portaborse dell’amministrazione cittadina,ormai allo sbando su qualsiasi situazione. Subito si è mobilitizata sia il gruppo della ” Bologna Antifascista” che in un comunicato ha lanciato la contro fiaccolata; “Istituzioni e istanze sociali e culturali del quartiere, che si richiamano alla sinistra ed ai valori dell’antifascismo, agitano oggi con forza la paura del degrado: un tema tipicamente di destra. La pretesa di ridar dignità e visibilità ai nostri quartieri con le politiche dell’amministrazione supine di fronte alla rendita fondiaria, agli speculatori del cemento, alle logge delle fondazioni bancarie, è una pretesa contraddittoria. Chi agita “legge e ordine” propaga cultura fascista”. Dello stesso avviso è la posizione delle Compagne e dei Compagni che hanno sottoscritto l’appello “Contro l’ inganno della Droga” a firma Laboratorio Antiproibizionista – Lab 57 e XM24, si legge nel comunicato di convocazione; “Invece di organizzare una ennesima ed inutile sfilata propagandistica il comune di BOLOGNA DOVREBBE pensare alla tutela della salute pubblica della città, di tutta la città, di tutti i suoi abitanti da qualsiasi latitudine provengano, investendo in servizi invece di inseguire o addiritttura proporre iniziative qualunquistiche come questa dando agibilità politica a improbabili Comitati Antidegrado dietro a cui s nascondono fin troppo male razzisti,xenofobi e partiti di chiara ispirazione fascista. Come da anni è già stato sperimentato in diversi paesi europei e oltre, solo la depenalizzazione dell’uso di sostanze e l’autoproduzione per uso personale possono eliminare alla base questo sporco e vergognoso commercio di vite”. In serata si è aggiunto l’immediato sgombero della palazzina occupata in mattinata da parte della forze dell’ “ordine”, fatto che ha creato un presidio spontaneo a difesa dell’occupazione. Una Giornata piena non c’è che dire.

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