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Londra. Vincono i macchinisti della metro, perde l’arroganza del sindaco Johnson

Il sindaco di Londra è stato costretto a fare marcia indietro. Per il momento non parte la ‘rivoluzione’ della Night Tube, la metropolitana di Londra che dal 12 settembre avrebbe dovuto funzionare anche di notte. London Underground, l’agenzia dei trasporti pubblici cittadini, ha annunciato ufficialmente il rinvio del servizio. La decisione, sottolineano i dirigenti, è stata presa per facilitare le trattative sulla vertenza in corso con i sindacati che, anche attraverso una serie di scioperi molto duri, hanno chiesto condizioni migliori per il lavoro notturno dei dipendenti. In realtà, Boris Johnson, pur cercando di mostrarsi ottimista alla fine ha dovuto ripiegare rispetto al progetto iniziale.

Per l’8 e il 10 settembre, il sindacato di categoria Rmt, una sigla che già si era messa in vista nella battaglia contro le privatizzazioni, aveva programmato alcune agitazioni. Evidentemente sarebbe stato troppo rischioso per la città, visto le paralisi della mobilità registrate a luglio e ad agosto. ”Lo avevamo detto più volte che sarebbe stato pericoloso e sciocco andare avanti coi piani per la Night Tube sino a quando non ci fosse stato un accordo sul personale e sulla sua sicurezza”, ha detto il segretario di Rmt, Mick Cash. I punti sollevati dai sindacati sonon sostanziali. Per far fronte ad un servizio che porterebbe Londra al livello della Grande Mela, Johnson aveva chiesto ai dipendenti il massimo della flessibilità senza alcun adeguamento salariale. Cioè avrebbe voluto gestire il tutto senza impiegare nuovo personale e sorvolando alla grande sulla sicurezza degli impianti. Questo ha trovato una decisa opposizione di sindacati e lavoratori fin dall’inizio. E dopo qualche mese di fronteggiamento è arrivata la capitolazione. I sindacati hanno chiesto anche precise garanzie su un uso non spregiudicato della flessibilità. Ma la società che gestisce i trasporti della metropolitana si è rifiutata di fornirle.
Una vittoria che non si vedeva da tempo in Gran Bretagna, coi sindacati in continua ritirata, incapaci, ad esempio, di contrastare con efficacia le misure di austerità introdotte dal governo conservatore che, fra l’altro, ha annunciato a luglio una serie di novità per limitare il potere sindacale.
Il piano prevede che di notte ci sia un treno ogni dieci minuti lungo le principali linee che attraversano il centro: Piccadilly, Victoria, Jubilee, Central e Northern.

* controlacrisi.org

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