Una domenica diversa quella di ieri a Roma. Infatti per domenica primo novembre l’USB, insieme ai lavoratori del commercio, ha inteso ribadire il suo NO alle liberalizzazioni nel commercio e al lavoro obbligato nei giorni festivi. Gli interventi dal palco dei movimenti sul territorio, dei politici e dei giornalisti, hanno fotografato lo scempio che avviene nelle nostre città ogni domenica e in ogni giorno festivo. Un contributo a questo dibattito è stato portato anche dalla redazione di Contropiano che alla questione ha dedicato numerosi servizi in questi anni.
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La giornata di ieri ha messo assieme la battaglia contro il lavoro nei “giorni rossi” del calendario con quella sulla precarietà del lavoro – fortissima nel commercio e nella grande distribuzione – denunciando il carattere distruttivo dei centri commerciali, non-luoghi che, non solo concentrano lavoro super-sfruttato, ma annientano posti di lavoro nel piccolo commercio, divorano suolo favorendo una cementificazione selvaggia e devastano ambiente e paesaggio urbano.
Lavoratrici e lavoratori sono giunti a Roma da molte regioni d’Italia. “Una bella piazza, una piazza vera in contrapposizione a quelle nuove agorà che vorrebbero imporci, attraverso lo sfarzo e le luci dei centri commerciali” afferma un comunicato della Usb . Una piazza che ha visto esibirsi artisti e cantanti, che ha portato solidarietà ai lavoratori del pastificio Rummo, colpito dall’alluvione, con una spaghettata sotto il sole caldo di Roma. “Insomma, una protesta ma anche una festa, a simboleggiare che noi le feste non le svendiamo sull’altare dello shopping”.
L’ USB Lavoro Privato continuerà a battersi contro lo sfruttamento garantito dai contratti nazionali del settore e la liberalizzazione degli orari e delle aperture introdotte dal decreto Salva-Italia del governo Monti. Questo è solo il primo momento di una campagna nazionale che metterà al centro la questione più sentita dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore.
Qui di seguito alcune foto di Patrizia Cortellessa della piazza di ieri a Roma
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