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In Belgio diritto di sciopero sotto attacco

Il progetto del governo liberale del Belgio di limitare il diritto di sciopero è ormai stato scritto in bianco e nero in un disegno di legge del 20 novembre.

Il governo lo aveva minacciato e lo ha fatto. Spronato dal suo capogruppo alla Camera, Denis Ducarme, il partito di governo (Movimento per le Riforme, MR) ha presentato un disegno di legge che mira a rendere illegali i picchetti dei lavoratori durante uno sciopero.

Il testo depositato dal 20 novembre con questo obiettivo, è co-firmato da nove membri, compreso il Presidente Olivier Chastel. I liberali assicurano che questa legge “non chiama in alcun modo in causa la libertà di coloro che vogliono esercitare il loro diritto di sciopero”. Perché «la libertà di protestare in qualità di lavoratore è una libertà fondamentale che non deve essere messa in discussione”, hanno sostenuto nel preambolo della proposta, che hanno appena presentato alla Camera.

Ma la legge presentata ha come obiettivo esattamente quello di negare che tale libertà possa manifestarsi in forma di conflitto, ossia dell’unico strumento – a parte una concertazione a perdere e del tutto inefficace – che i lavoratori hanno a disposizione per potere pesare nelle decisioni di una azienda o di un governo

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