Il presidente di Unicoop Tirreno Marco Lami e il direttore generale Piero Canova hanno illustrato lo scorso 15 novembre al CdA il piano industriale 2017/2019 finalizzato a “riportare a redditività la Cooperativa”.
“Come da noi previsto anni or sono, a pagare il conto salato saranno soprattutto i lavoratori e le lavoratrici”, esordisce Francesco Iacovone, dell'Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato.
“Dopo anni di utili di bilancio mai raggiunti, la Coop affida ad un manager esterno al mondo cooperativo le sorti del rilancio e i risultati – ironizza il sindacalista – non si fanno attendere. Quello che si intravede, come da noi ipotizzato anni addietro, è il continuo ricorrere all'abbassamento del costo del lavoro, che non ha mai conseguito i frutti sperati”.
“L'azienda annuncia inoltre di voler adeguare gli organici – sottolinea il rappresentante USB – ed è chiaro a tutti cosa intenda. Il management Unicoop continua inoltre a puntare sulla revisione della rete di vendita anche attraverso lo sviluppo del franchising, con conseguenze pesantissime sui diritti e sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Insieme con il Piano industriale, il Consiglio ha approvato l’emissione di strumenti finanziari, ancora non precisati. Il solito vecchio metodo di ripianare gli utili commerciali utilizzando i mercati. L'USB sarà in prima linea nella difesa dei lavoratori, unici incolpevoli di questo vero e proprio disastro”, conclude Iacovone.
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