Dopo la circolare di Ryanair del 12 dicembre che minaccia ritorsioni contro i lavoratori che sciopereranno, l’amministratore delegato Micheal O’Leary ha annunciato una mezza marcia indietro e il possibile confronto con i sindacati dei piloti, a condizione che non si scioperi.
USB, che da decenni denuncia inascoltata in tutte le sedi istituzionali e politiche i comportamenti e le pratiche inaccettabili di Ryannair nei confronti dei propri dipendenti, sta per depositare un ricorso alla magistratura italiana per comportamento antisindacale.
E’ infatti evidente che O’Leary non ritira la comunicazione “incriminata”, che la sua “apertura” non è netta ed immediata e non segue le regole imposte da leggi ed accordi vigenti nel nostro paese, ma ipotizza una qualche forma tutta aziendale di dialogo con le forze sindacali dei soli piloti.
Inoltre si tratta di una evidente limitazione alla sola categoria con più potere contrattuale, dimenticando che in una compagnia aerea esistono i piloti, gli assistenti di volo ed il personale di terra e che tutti hanno il diritto di farsi rappresentare sindacalmente.
Se nelle prossime ore la parziale apertura di Ryanair non sarà finalizzata esclusivamente ad impedire gli scioperi di questi giorni e si trasformerà in una concreta accettazione delle regole civili e legali esistenti in questo paese, allora verificheremo se esiste una la reale volontà di confronto, altrimenti continueremo ad andare dritti e veloci verso il giudizio della magistratura del lavoro italiana.
Alle forze politiche ed alle istituzioni chiediamo nuovamente che non si faccia come negli anni passati nei quali si è favorito il fiorire e lo sviluppo delle low cost a danno dei vettori italiani Alitalia e Meridiana e di tutti i lavoratori impegnati nel trasporto aereo, chiudendo un occhio, e spesso tutti e due e ignorando le nostre denunce, sulle inaccettabili pratiche di questa compagnia aerea.
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