Il 30 di luglio, per CGIL CISL UIL era Capodanno: fuochi di artificio, tric-trac e bombe carta perché il CNR ha deciso di assumere 1200 precari!
Il 30 di luglio, per USB era solo il 30 luglio. Perché per dare vita a festeggiamenti e assemblee siamo abituati ad aspettare di aver raggiunto almeno il 90% del risultato. E 1200 precari su 4500 per noi sono ancora poco!
Questi 1200 però sono frutto del nostro lavoro, farina del nostro sacco, perché mentre i sindacati del Capodanno anticipato applaudivano, noi lavoravamo, prima della formazione del governo, con il partito divenuto poi di maggioranza relativa. Proprio ieri gli stessi parlamentari ci hanno avvertito, poco prima che il ministro firmasse, che i fondi premiali andavano alle STABILIZZAZIONI.
E non è finita. Ne vedremo delle belle nei prossimi mesi. Quando parlavamo di allargare la platea ai comma 1 misti, in molti ci suggerivano di non esagerare. Ma noi siamo stati l’unico sindacato a ricordare che c’erano anche i comma 2…
Per questo non applaudiamo, pur consapevoli di averne il diritto, pur sottolineando che nessuno come USB ha portato soldi al CNR.
E se, durante l’approvazione della legge di bilancio, i sindacati del Capodanno anticipato non avessero continuamente messo in discussione la nostra richiesta di fondi per 4500 precari, sostenendo che erano 2700 e facendo un continuo gioco al ribasso, già adesso avremmo altri numeri. Oggi ribadiamo con forza la giustezza della nostra richiesta di aumento del FOE di altri 140 milioni.
È chiaro che non sono questi gli avversari che ci preoccupano. Questi sindacati, al limite, si accontentano dei concorsi per gestire i clienti (e finire sui giornali). I veri avversari sono i baroni, che continuano ad agitare l’ipocrita e falsa retorica de “il merito! il merito! il merito!” Non lo dice nemmeno più Inguscio….
Ma ci sono quelli che cercano di condurre la consulta dove STABILIZZAZIONI, carriere e salari sono ammennicoli fastidiosi. Noi continueremo a stanarli perché portare fondi alla ricerca non può essere considerata una politica premiale. Questi fondi permettono appena la sopravvivenza, altrimenti la ricerca muore.
Per questi semplici motivi siamo l’unico sindacato della ricerca, ora più che mai! Mentre per la scuola continuano i balletti al MIUR, senza nessuna richiesta di fondi aggiuntivi. Per questo, anche se ci tolgono democrazia e prerogative, noi cresciamo e loro perdono consensi. Loro che stanno con i baroni. Loro che applaudono…
Noi non applaudiamo. Non ora. Abbiamo la ricerca e i suoi lavoratori da salvare.
precaricnr@usb.it
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