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Roma. Aggressione contro i lavoratori della logistica del gruppo Zara

Una aggressione squadrista contro i lavoratori in sciopero. La logistica della catena di abbigliamento internazionale Zara, viene gestita nel Lazio in un magazzino nel quartiere di Castel Giubileo e data in appalto al gruppo Faro. I lavoratori del gruppo sono in presidio da una settimana per uno sciopero bianco con il quale i facchini di Zara chiedono l’applicazione del contratto nazionale di categoria e il riconoscimento del pregresso. I lavoratori hanno un contratto come addetti alle pulizie invece che come magazzinieri. Ciò significa paghe più basse e orari di lavoro di fatto superiori a quelli previsti.
Il braccio di ferro tra lavoratori e azienda, che va avanti da più di una settimana e, di fatto, sta lasciando i magazzini di Zara semivuoti.

Mercoledi una quindicina di energumeni sono entrati nel magazzino di Castel Giubileo e hanno aggredito i lavoratori con oggetti contundenti e pistole elettriche Taser. Sul posto sono dovuti intervenire i poliziotti del commissariato locale. Ma intanto quattro lavoratori sono finiti in ospedale: “Ci sono prognosi fino a 20 giorni, uno di loro si dovrà operare alla mano perchè ha due dita fratturate. Un altro sta facendo accertamenti per problemi al collo, mentre un altro ragazzo, colpito dal teaser, ha riportato un’ustione su un braccio” ha denunciato la Cgil.

La multinazionale Zara, ha subito preso le distanze dalla cooperativa a cui è stato affidato l’appalto per la logistica del gruppo. Ma appare troppo comodo dichiararsi estranea ai fatti. Da Zara come alla Gls, alla Tnt, alla Dhl e in tutta la filiera della logistica, viene utilizzata forza lavoro a bassissimo costo e vengono scaricate le responsabilità sulle cooperative appaltanti. Nel momento in cui le aziende decidono che la cooperativa che vince l’appalto è quella che offre il prezzo più basso è consapevole di quello che succede.

Qui di seguito il comunicato della Usb Logistica su quanto avvenuto:

USB AL FIANCO DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA AGGREDITI E FERITI DALLE SQUADRACCE PADRONALI NEL MAGAZZINO ZARA DI CASTEL GIUBILEO

C’è una degenerazione barbara nel mondo del lavoro, c’è un deterioramento degli spazi di democrazia che porta i padroni a riproporre in questo terzo millennio una visione assolutamente autoritaria e neoschiavista nei rapporti coi lavoratori.

È significativo, in questo senso, quanto accaduto nel magazzino Zara di Castel Giubileo a Roma, dove l’amministratore delegato della cooperativa che gestisce i servizi logistici ha effettuato mercoledì un vero e proprio raid squadristico accompagnato da una quindicina di picchiatori armati di pistole elettriche che hanno mandato al pronto soccorso alcuni lavoratori in sciopero.

Chi rivendica il sacrosanto pagamento degli stipendi e del lavoro straordinario arretrato anziché confrontarsi ad un tavolo di trattativa si ritrova su un letto di ospedale.

USB settore logistica è al fianco dei lavoratori aggrediti e gravemente feriti e delle loro lotte, e denuncia con forza un sistema malato come quello degli appalti dove finte cooperative e imprenditori farlocchi fanno profitto spezzando i corpi di fatica, ricattando con la precarietà dell’intermediazione di lavoro, dei contratti a tempo determinato, evadendo tasse e contributi, cercando di impedire la libera e conflittuale organizzazione nel sindacato di classe.

Quanto avvenuto è in continuità con una pratica antioperaia che ha visto nell’uccisione di Abd Elsalam, il nostro delegato investito durante un picchetto a Piacenza, il disvelarsi del vero brutale volto dei padroni della logistica.

Questo clima è però anche il frutto del cedimento delle organizzazioni sindacali confederali che in questi anni mettendo al centro le “compatibilità economiche” e la moderazione rivendicativa hanno spianato la strada alla centralità dell’impresa e alla civiltà del profitto contro i lavoratori.

#SCHIAVIMAI
USB LAVORO PRIVATO SETTORE LOGISTICA

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